Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Il dovere di ricordare

Immagine
"Caro professore, sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere dovrebbe mai vedere, camere a gas progettate da ingegneri istruiti, bambini uccisi con veleno da medici ben formati, lattanti uccisi da infermiere provette, donne e bambini uccisi da diplomati di scuole superiori e università. Diffido, quindi, dell’educazione e dell’istruzione. La mia richiesta è: aiutate i vostri alunni a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti. La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani." "Les mémoires de la Shoah", Anniek Cojean (Le Monde, 29 aprile 1995)

Ricevere una cartolina postale, oggi

Immagine
Una meraviglia di stile. Un gesto da parte di pochi, ormai.   Per questo mi sento una privilegiata... Oggi ero a scuola in leggero anticipo sul mio orario di inizio, quindi stavo facendo le mie solite "cose" in attesa di entrare in classe (controllo registro elettronico, risposta a mail di lavoro,  sistemazione materiali per le lezioni ac similia ) quando vedo un viso a me caro: un'ex studentessa in visita ai suoi ex prof.  Vedere i nostri ex alunni (il termine solo in apparenza è inappropriato, in quanto lo uso in senso etimologico: "quelli che alimentiamo, quelli che crescono, quelli che facciamo crescere", dal latino alere ) è sempre un colpo di dolcezza al cuore: ti raccontano dove stanno, cosa fanno, come vivono, come si sentono, come e cosa studiano, come crescono.  E tu ti senti felice. Felice come solo chi aiuta un altro si può sentire!  Dopo la solita e preziosa foto ricordo di rito, la consegna di un cadeaux ormai "insolito": un

Lezione al cinema!

Immagine
Una lezione fuori dalle aule scolastiche è SEMPRE eccitante e motivante. Sin dal giorno precedente. Sin da quando ci si saluta a fine lezione dicendosi: "A domani, ragazzi. Mi raccomando la puntualità!".  Sin da quando si lavora a preparare quell'uscita cercando dati, fornendo informazioni, invitando loro a cercare e approfondire a loro volta!  Poi arriva la giornata e tutto comincia... Il passo successivo è la programmazione del percorso: "Chi viene con noi?", "Dove ci vediamo?", "Tu che strada fai?", "Prendiamo la stessa metro?", "Mangiamo insieme?". Quindi si arriva a destinazione (in genere a gruppetti), ci si saluta con il sorriso e l'entusiasmo che in genere riserviamo alle "gite", si espletano le incombenze burocratiche (conta, appello, ritiro e distribuzione biglietti) e siamo pronti per la visione!  Sala non grandissima ma pienissima. Foto di rito, due ultime chiacchiere, si spengono i t

Il latino e noi

Immagine
"Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto 'sonoro' potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino ." (Giovannino Guareschi, “Chi sogna nuovi gerani?” ) Avete idea di chi sia l'autore di questa bella riflessione?  Giovannino Oliviero Giuseppe Guareschi,  uno scrittore, disegnatore, giornalista, umorista e caricaturista della provincia di Parma, nonché padre di Don Camillo e Peppone. Morto nel 1968. Esatto: 1968! Quindi già tantissimi decenni fa qualc

Auguri d'autore

Immagine
Prontuario per il brindisi di Capodanno Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale, cucina, albergo, radio, fonderia, in mare, su un aereo, in autostrada, a chi scavalca questa notte senza un saluto, bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta, a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta, a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando, a chi non è invitato in nessun posto, allo straniero che impara l’italiano, a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango, a chi si è alzato per cedere il posto, a chi non si può alzare, a chi arrossisce, a chi legge Dickens, a chi piange al cinema, a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio, a chi ha perduto tutto e ricomincia, all’astemio che fa uno sforzo di condivisione, a chi è nessuno per la persona amata, a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe, a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia, a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo, a chi restituisce da quello che ha avuto, a chi non capisce le barzellette, all