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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Dantedì 2021

link storie  Buona celebrazione a tutti!!! 🤩🤩🤩🤩🤩

Ricordando Nino Manfredi

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Esattamente cento anni fa nasceva Nino Manfredi, un attore che ha fatto la storia del cinema italiano...  All'anagrafe  Saturnino Manfredi  ( Castro dei Volsci ,  22 marzo   1921  –  Roma ,  4 giugno   2004 ), è stato un  attore ,  regista ,  sceneggiatore ,  comico ,  cantante  e  doppiatore   italiano . Ancora oggi è considerato un rappresentante doc della commedia all'italiana e i suoi bellissimi film non passano mai completamente di moda. Ci sarà un motivo, no?  Chi mi conosce bene sa che sono personalmente legata a questo personaggio, essenzialmente schivo, modesto, sempre sottotono, dalle origini popolari e popolane, che non ebbe strada facile nell'affermarsi accanto alle icone cinematografiche del suo tempo (uno per tutti: l'Albertone nazionale).  Proprio per questo "innato legame" l'ho sempre seguito con molto interesse: dai film del grande schermo a quelli del piccolo schermo, fiction comprese.  Anche per questo ricordo il giorno della

L'occasio latina, come il καιρός greco

"Fronte cavillata, posta est occasio calvă"  («l’occasione ha i capelli sulla fronte, ma è calva sulla nuca»).  Il senso del prezioso aforisma è che se ci raggiunge una buona occasione, dobbiamo acchiapparla al volo! Se essa ci  sorpassa non potremo  coglieremo più acchiapparla! Come ho già detto in un altro post ( qui ), il καιρός è un mio prezioso mantra personale, ma non è certamente di mia invenzione...  Ringrazio gli autori del post trovato oggi su Facebook, che condivido:  post di Facebook

Giornata mondiale della poesia

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Scoprire che oggi, 21 marzo, data per me importante e significativa (come sanno bene quelli che mi conoscono) festeggiamo non solo l'inizio della primavera ma anche la Giornata mondiale della Poesia e il compleanno di Alda Merini (Milano, 21 marzo 1931) non ha prezzo!  Per celebrare tutto questo degnamente, condivido la sua bellissima "poesia genetliaco".  Sono nata il ventuno a primavera Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta. Così Proserpina lieve vede piovere sulle erbe, sui grossi frumenti gentili e piange sempre la sera. Forse è la sua preghiera. Alda Merini  (da  Vuoto d’amore , Einaudi 1991) (immagine tratta da Pixabay) 

Sullo studio dei classici

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Condivido un interessante e chiarissimo articolo di una professoressa di lettere sull'importanza dello studio dei classici, che viene definito "insopprimibile".  Si parte dalla recensione di un bellissimo libro di Canfora che vi consiglio a prescindere:  Noi e gli antichi. Perché lo studio dei Greci e dei Romani giova all’intelligenza dei moderni.  Perché, a differenza di chi chi pensa che gli studi classici siano "ormai" (sorvoliamo sulla tristezza infinita dell'avverbio...) antichi e démodé , noi sappiamo bene che la cultura classica è davvero l'insostituibile e "unico scudo alla sterilità del pensiero unico e all’ammanto della grande bellezza dei più alti valori umani". A raffronto di questo, non c'è riforma scolastica moderna e modernista che tenga!!!  Meditiamo, gente, meditiamo...  articolo prof.ssa Santoro Tempio di Segesta, TP.  Tanto per dire... 

DDI al 100%

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Idibus Martiis MMXXI p.Ch.n. 15 marzo 2021: tutte le scuole di ogni ordine e grado delle zone rosse d'Italia passano alla DaD (o meglio, come si chiama quest'anno, alla DDI al 100%). Tradotto per i non esperti del settore, si torna a fare scuola da casa! Non esistevano alternative: le ultime settimane sono state un incremento di casi a non finire, con l'età dei contagiati che si stava abbassando sempre più. La tristezza è proprio nel fatto che non esistano alternative di sorta. Ad un anno di distanza, siamo nelle stesse condizioni lavorative. Sono cambiati gli acronimi ed è cambiata la pratica con il digitale, con le videochiamate, con l'uso della didattica a distanza, per carità, ma non cambia il lato pratico: la pandemia vince ancora a man bassa la partita con le nostre vite e noi non possiamo che uscire dal campo a testa bassa.  Unica nostra speranza: il vaccino. E, soprattutto, che qualcuno riesca a dare una brusca sterzata alla campagna di vaccinazione,

Di nuovo in DaD... Anno secondo

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Oggi nelle mie classi c'era un'atmosfera da ultimo giorno di scuola. Diverso, però, era lo stato d'animo. A giugno il morale è diverso: ci si saluta sapendo che ci si vedrà fuori dalla classe e dalla scuola, ma ci si vedrà. Per uscire insieme, per andare al mare, per passeggiare, per incontrarsi, senza un perché. Oggi erano consapevoli che stavano  andando a rinchiudersi dentro casa. Per il bene della nazione e di tutti, intendiamoci. Difficile immaginare altra disposizione da parte del governo, visto che il contagio continua a salire da ormai sei settimane! Fatto sta che i ragazzi erano fortemente provati: l'esperienza shock dello scorso anno ha lasciato il segno... Noi prof ci saremo, ovviamente. Accanto a loro (dietro un video ma psicologicamente vicini...) per il secondo anno consecutivo. Dentro un incubo che non sembra ancora voler finire....  Quando siamo andati via, la scuola era come la vedete nell'immagine: linda e pulita, igienizzata e quasi sterilizzata (

L'assemblea di classe ai nostri giorni

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Della serie: Quando i tuoi studenti ti prendono alla lettera... Partiamo da una precisazione necessaria: noi prof di Lettere (ma non solo noi, per fortuna...) siamo rinomati per essere malati di forma e precisione espressiva e questo post lo dimostra in maniera inequivocabile.  Qualche giorno fa entro in una delle mie classi e trovo queste cose scritte alla lavagna. Si tratta, edidentemente, di un Ordine del giorno dell'assemblea di classe appena svoltasi.  Ogni volta che prendo in carico una classe cerco di plasmarli all'importanza del rispetto della formalità, quindi insegno subito loro che l'ordine espressivo è un segnale tangibile dell'ordine mentale (è uno dei più preziosi insegnamenti lasciatimi dalla mia insuperabile insegnante di matematica e fisica del liceo, la mitica e compianta  Prof.ssa Terranova...).  Per questo motivo essi imparano che è opportuno fare sempre in forma scritta la richiesta dell'assemblea, con allegato O.d.g. e firme per acc

Sull'importanza dello studio

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Studeo, ergo me amo  Per riflettere meglio sulla tematica proposta partiamo dalla definizione del termine "studio" attingendo alla preziosissima Treccani.  " stùdio  s. m. [dal lat.  studium , der. di  studere  «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. –  1.   a.  L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello scibile, in un’arte, in un’attività pratica, allo scopo di fare proprie tali esperienze, ed eventualmente superarle, proponendo soluzioni nuove nel campo teorico o pratico (...)".  Aggiungerei però qualcosa a partire dal termine latino  "studium "; cercando il lemma su un qualsiasi vocabolario della lingua latina, accanto al rimando al greco  σπουδή, σπουδάζομαι troviamo:  1 applicazione, cura, diligenza, impegno, amore, passione, entusiasmo, zelo 2   inclinazione, propensione, predilezione 3   devozione, attaccamento, appoggio 4   faziosità, parzial

Docenti sottopagati, anche secondo il Papa

Che dire? Emoziona leggere che qualche tempo fa persino il Papa (esattamente: Papa Francesco) si è pronunciato a proposito di quella che è una vera vergogna sociale, l'incomprensione della preziosità dell'insegnante, del suo importante ruolo sociale nella società...  Non ci sono tante chiacchiere da fare:  finché dall'alto (dove esattamente? Fate vobis... ) non si renderanno conto del ruolo cruciale che ricopre il docente in questa società in cui il modello educativo è lasciato in mano al web, agli eroi negativi delle fiction che i ragazzi in età scolare si bevono (letteralmente) mentre passano un intero pomeriggio sul divano a guardare Sky, Netflix o canali del genere, andremo sempre più giù! Quanta fatica per far capire loro che quelli non sono modelli da seguire e che al contrario devono costruirsi un futuro qualitativamente più elevato, passando -ovviamente- dallo studio, ergo dalla scuola! Finché ci guarderanno come degli sfigati questo messaggio non passerà!!!  Legge

Fare l'insegnante

Ai non addetti ai lavori suggerisco questo bellissimo contributo di Enrico Galiano, insegnante.  Per riflettere sulla specificità, sulla bellezza, sul privilegio e sull'impegno quasi sacro che caratterizzano il nostro bellissimo mestiere.  insegnare

Scuola: la proposta di Recalcati

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Oggi che tutti parlano di "emergenza educativa", sarebbe bene tenere conto per una volta di quello che chiedono gli insegnanti, visto che i primi progetti di 'Recovery plan' per la scuola sembrano andare esattamente nella direzione opposta.  Chiediamo, in particolare: 1) Il ritorno a una scuola della conoscenza ("organo costituzionale della democrazia", secondo Calamandrei, l'unico capace di trasformare i sudditi in cittadini) e la fine della sbornia burocratica e didattiche (κτλ)  (...)  4) La convocazione di Stati generali della Scuola, come occasione di un profondo dibattito democratico, che coinvolga finalmente gli insegnanti - dopo vent'anni di disastrose 'riforme' calate dall'alto - in un grande progetto di rilancio della Scuola dopo la pandemia; 5) L'utilizzo delle risorse del 'Recovery fund' per investimenti nell'edilizia scolastica e per una consistente riduzione del numero degli studenti per classe, indispensabil