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Lunedì 26 aumenta la percentuale di rientro in presenza, anzi no...

Continua il caos nel mondo della scuola secondaria di II grado. Ieri mattina durante le lezioni abbiamo (tra l'altro) definito i nuovi gruppi di frequenza che da lunedì 26 sarebbero dovuti subentrare a quelli attualmente in vigore, come da relativa nota ministeriale, circolare etc etc. Di conseguenza, abbiamo dato nuove indicazioni ai ragazzi, riprogrammato l'ultima faticosissima tranche di questo faticosissimo anno scolastico, fissando nuovi tempi e nuove modalità per spiegazioni/ verifiche/ quant'altro.  Immaginate la scena in una qualsiasi classe X: "Allora, ragazzi, viste le nuove modalità di frequenza, direi che per l'ultimo mese di scuola potremmo fare così, così è così... D'accordo? ". Poi qualche manciata di minuti di spiegazione, infine i saluti finali: "Arrivederci, prof", "A lunedì, prof", "Buon fine settimana, prof", "Anche a voi, ragazzi. A lunedì".  Nel  pomeriggio, poi, a "week end già iniziato...

Rientro nelle scuole al 200%

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No, il titolo non è un errore. È il prossimo proclama, quello che mi aspetto di qui a un paio di settimane. Secondo vari articoli che ho letto stamattina, infatti, tra una decina di giorni dovremmo essere pronti a rientrare in classe nelle condizioni di pre-pandemia (o giù di lì...). Come se non fosse successo nulla. Come se per un anno non avessimo vissuto una tragedia di dimensioni globali... La domanda è: come? La risposta è semplice: come prima, no? Le scuole sono sempre lì, le classi anche. Basterà riaprire i cancelli alla totalità degli studenti iscritti e il gioco è fatto... Nel frattempo, tra le persone interessate all'evento (milioni di studenti e docenti) si scatena la ridda delle domande, delle perplessità, dei commenti, delle risposte incredule... Come dice spesso mio padre, "le chiacchiere stanno a zero". Citiamo, quindi, i dati: 1) tutti i docenti sono in attesa della seconda dose di vaccino (l' incriminato e ben noto Astrazeneca), se mai sarà confermato...

Ancora sull'annosa questione della Scuola

Precisato che anche per me  "l’obiettivo è quello di tornare in presenza presto, subito anche", restano tante, tantissime perplessità sul mancato investimento massiccio sul mondo della scuola!  Come è possibile che non se ne senta l'urgenza, anche visto e considerato quello che essa ha rappresentato e sta rappresentando in un mondo tiranneggiato da una pandemia?  Per questo non posso che concordare praticamente in toto con quanto espresso dai colleghi firmatari del seguente articolo. Non avrei saputo dire di più o meglio... Lo lascio alla vostra lettura diretta: articolo scuola Il Manifesto

18 gennaio 2021: rientro in presenza con sorpresa!

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Il giorno x è arrivato. Stamattina mi sono armata di entusiasmo, armi e bagagli e dopo due mesi di smartworking sono tornata a lavorare dalle mie aule, lasciando la mia cucina di casa, alla quale sarò sicuramente mancata tantissimo... Inutile dire che non ero serena: tante le precauzioni da osservare in nome della sicurezza e ovviamente non possiamo permetterci di bypassarne nessuna.   Espletate dunque tutte le incombenze suddette, salutati tutti i cari colleghi che non vedevo da due mesi, augurato buon anno de visu a quelli cui avevo inviato sinora solo auguri virtuali e freddi, per quanto arricchiti da emoji e gif di vario genere, stavo facendo il solito carico dei libri  dal mio cassetto personale in sala professori prima di recarmi in aula a fare lezione ...  Mi giro e mi trovo di fronte  un'ex studentessa (che qui chiameremo semplicemente Marta).  Non mi è sembrato strano vederla lì e la prima tentazione è stata quella di dirle: "Dimmi, cosa ti serve?...