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Trent'anni di Liceo Amaldi!

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Come vola il tempo!  Ero ragazzetta quando le ruspe iniziarono a scavare in quell'enorme lotto di terra popolato solo da erbacce, graminacee e... pecore.  Il comitato di quartiere aveva vinto la sua lunga battaglia fatta di richieste formali, raccolte di firme, rimostranze, sit-in e marche da bollo, quindi il cantiere poteva aprire!!!  Tutt'intorno solo il nulla.  Spazi aperti, campi, solitudine. Qualcuno si domandava perplesso: "Ma... una scuola qui? E per giunta un liceo?". La riposta di noi "borgatari" era un deciso: "E perché no?".  Abbiamo vinto la scommessa, direi!  Gli abitanti di quel quadrante della periferia romana avevano un posto in più dove andare a studiare: un liceo con tanti spazi da riempire e con tanti spazi verdi intorno. Finalmente a fine anni Ottanta esisteva la possibilità di fermarsi a studiare nelle vicinanze di casa. Senza la necessità di mettersi sui mezzi pubblici che percorrevano la via Casilina (all'epoca un solo au...

30 ANNI DIETRO UNA CATTEDRA!!!

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A.s. 2022-2023 in corso...  Il 12 settembre 2022 è stato per me più una data che significativa, perché segna il mio trentennale lavorativo, come ho avuto modo di dire il primo giorno di scuola ai miei ragazzi del quinto anno! Come sia potuto succedere non so, ma è certo che nel lontano 15 settembre 1992 finivo con grande emozione dietro una cattedra, in un piccolo liceo classico della provincia di Roma. E da lì dietro non sarei più uscita, consapevolmente!  La vita mi ha costretto a fare giri su giri (non solo in senso geografico), ma la mia postazione è rimasta sempre quella. Perché? Perché era frutto di una scelta d'amore. Perché insegnare era (ed è) troppo bello, checché ne pensi qualcuno. Perché -come disse il filosofo cinese Confucio-  se abbiamo la fortuna di fare il lavoro che amiamo, ci sembrerà sempre di non aver lavorato neanche un giorno...  In realtà la stanchezza c'è ed è percepibilissima, soprattutto oggi: l'insegna...

Addio, grande professore!

Una giornata come tante, in cui apro Facebook per fare gli auguri social di rito a qualcuno dei miei contatti. E invece leggo un post che non avrei mai voluto leggere... Il Professor Rino Caputo ringraziava per i tanti auguri ricevuti, ma citava la triste scomparsa del suo amico fraterno Valerio Casadio. Penso di non aver capito bene, quindi lo rileggo daccapo. E invece il contenuto è proprio quello: il grande Professor Valerio Casadio ci ha lasciato nella notte. Immediatamente mi vengono in mente i tre anni universitari passati "insieme". Lezioni intense e accurate, le sue. Mai un pizzico di negligenza o di improvvisazione, mai noncuranza, mai leggerezza.  Quando io ero studentessa universitaria di Lettere classiche a Tor Vergata lui era uno degli assistenti per la cattedra di letteratura greca del professor Marzullo, un'istituzione nel mondo della filologia. Eppure lui non era da meno: si curava (evidentemente per contratto) delle lezioni laboratoriali di letteratura gr...

I giochini riempitempo su Facebook

È cominciato tutto con uno di quei giochini stupidi (perlopiù estivi) che circolano su Facebook. Normalmente non ne faccio, ma stavolta - in mancanza di meglio da fare- mi sono detta:  "Why not?".  Ho pensato che avrei recuperato qualche episodio sepolto nella memoria, avrei risentito persone che non sento da tempo, mi sarei rivista indietro nel tempo e nello spazio. E così è stato! Ma certo non mi sarei mai immaginata di rivevere una tal messe di attestazioni di stima, complimenti, osservazioni carine, saluti improbabili, rievocazione di modi di fare, modi di essere, gesti, abitudini e altre preziosità del genere! Quindi, in sostanza, a cosa è servito? Sicuramente a riempire il tempo vuoto di altre occupazioni giornaliere (ero in un sacrosanto momento di relax e di ricostituente nullafacenza), ma anche e soprattutto a scoprire che:  1) la gente ha di me una stima decisamente più alta di quella che io ho di me stessa da sempre; 2) faccio del sorriso un uso evidentemente e...

Ex alunni in televisione

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Poi una sera qualsiasi, all'improvviso, mentre stai preparando la cena guardando come sempre "I soliti ignoti", ti sembra di vedere un tuo ex alunno: all'inizio non ci credi, perché, nonostante il contatto su Facebook, lo ricordi diverso! Aspetti quindi con ansia il momento rituale della presentazione e finalmente senti: "Mi chiamo Alfredo, ho 35 anni e vengo da Frascati, Roma". È lui, è lui, non hai più dubbi...  Che bella sensazione rivedere uomo uno studente che hai lasciato ragazzo! Bello, brillante, sicuro di sé (si nota anche dalla postura), appagato, felice.  In quel momento provi due tipi di sensazioni:  1) lo scoramento per il tempo che passa spietato, senza rallentare un attimo (se lui ha già 35 anni vuol dire che insegni ormai da un fiume di tempo; se lui ha 35 anni tu -per quanto abbia iniziato ad insegnare giovanissima- ne hai molti di più...); 2) il recupero immediato di ricordi, emozioni, flash della memoria. Un nastro che si riavv...

Angolo dei ricordi

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Era un lontano giorno dei primi del 2000. Ero in partenza per una meritata e sospirata vacanza. Insieme a me, il mio amore....  Tutt'intorno, solo mare. Cielo e mare. Quel gabbiano, col suo volo puro e nobile, mi scaldò il cuore. Per questo fui pronta a prendere la mia macchina fotografica (allora si usava ancora...) e a scattare questa foto, oggi riemersa dal nulla.  Questa piccolissima foto 10x15, ormai sbiadita - ritrovata oggi in un mio  "angolo dei ricordi"- mi ha riportato indietro nel tempo a quel giorno, a quel momento, a quell'istante. Ah, la preziosa magia delle foto stampate! 🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰🥰

La preziosità di Facebook

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Stamattina Facebook mi ha ricordato cosa facevamo un anno fa.  È stato un colpo al cuore, devo ammetterlo. Quando ci si poteva "assembrare" (e non poco). Quando praticamente non conoscevamo il significato del termine "assembramento". Quando ci si vedeva in massa per divertirsi. Quando eravamo felici e non lo sapevamo... 🤐🤐🤐🤐