Ex alunni in televisione

Poi una sera qualsiasi, all'improvviso, mentre stai preparando la cena guardando come sempre "I soliti ignoti", ti sembra di vedere un tuo ex alunno: all'inizio non ci credi, perché, nonostante il contatto su Facebook, lo ricordi diverso! Aspetti quindi con ansia il momento rituale della presentazione e finalmente senti: "Mi chiamo Alfredo, ho 35 anni e vengo da Frascati, Roma". È lui, è lui, non hai più dubbi... 
Che bella sensazione rivedere uomo uno studente che hai lasciato ragazzo! Bello, brillante, sicuro di sé (si nota anche dalla postura), appagato, felice. 
In quel momento provi due tipi di sensazioni: 
1) lo scoramento per il tempo che passa spietato, senza rallentare un attimo (se lui ha già 35 anni vuol dire che insegni ormai da un fiume di tempo; se lui ha 35 anni tu -per quanto abbia iniziato ad insegnare giovanissima- ne hai molti di più...);
2) il recupero immediato di ricordi, emozioni, flash della memoria. Un nastro che si riavvolge, una vecchia VHS che riparte dall'inizio e ti catapulta nel passato, negli anni che non hai cancellato, ma semplicemente archiviato.

Così mi tornano in mente una bellissima gita scolastica (ops, viaggio di istruzione, chiedo venia...) fatta con la loro classe, di cui ho ancora le foto (stampate su carta Kodak, perché allora le foto si stampavano dal rullino!), il giorno in cui uscii fuori di me perché avevo scoperto che mi avevano "fregato alla grande" con una verifica di grammatica greca (dato che la sottoscritta, fresca di studi universitari, ancora non considerava  che gli studenti sono ragazzi e ne sanno sempre una più di noi!!!), la bellissima e spensierata "cena di fine anno", che allora usava molto, i colloqui con i suoi genitori, ai quali - come mi capita spesso- mi vedevo costretta a dire che aveva un bel potenziale, ma non si impegnava molto, ma anche la posizione che occupava nella classe, la sua tensione alle interrogazioni orali alla cattedra... 
Immediatamente ti viene da sorridere se pensi che, pur essendo uno studente con un bel curriculum generale, pur essendo molto intelligente e brillante, al ginnasio non era un amante sfegatato del latino e del greco (o, meglio, delle loro pesanti e noiosissime regole grammaticali da imparare a memoria), ma evidentemente alla fine del liceo ha lavorato -anche per merito di altri docenti che devono averlo colpito e indirizzato in questo senso- su quella contrapposizione e ne ha tirato fuori un amore viscerale per il recupero del Passato, diventando archeologo (le "cose molto preziose" che lui cita come "indizio" quando la concorrente Vip di turno, nientemeno che Manuela Arcuri, glielo chiede, come da regolamento del gioco). 
E poi, sentire che non solo ha finito brillantemente il suo percorso di studi e di formazione, ma addirittura dirige un sito archeologico ti dà quel senso di appagamento, di gioia, di serenità difficili da spiegare... Chiamiamola pure felicità, senza mezzi termini e senza troppi giri di parole. Uno dei tipi di felicità possibili -beninteso-, ma pur sempre felicità essa stessa... 

Quindi, caro Alfredo ex alunno di qualche decennio fa, complimenti! Sono fiera di te! 
La tua ex prof 
🤓🤓🤓🤓🤓

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