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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Ricordando la MIA maturità...

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Ricordando l'indimenticabile... Il giorno della loro Prima Prova dell'Esame di Stato, mentre aspettavamo l'arrivo del plico telematico ministeriale, i miei studenti di quinta mi hanno chiesto di raccontare loro il MIO ESAME DI MATURITÀ (all'epoca si chiamava proprio così...).  Così abbiamo dato vita ad un momento di amarcord: ho raccontato loro come si svolgeva l'esame di Maturità classica nel lontanissimo 1988 (praticamente l'era dei dinosauri, ormai...). Ho spiegato loro che anche noi adolescenti di fine anni Ottanta facevamo "solo" due prove scritte (il periodo della "Terza prova"  è arrivato molto dopo....) e  che per l'orale delle 4 materie "uscite" se ne sceglievano due, ma una era proprio ad insindacabile scelta del maturando, la seconda era attribuita dalla commissione 24 ore prima della prova orale (e generalmente ci si orientata sulla materia in cui l'esaminando aveva il voto di ammissione più alto....) e pubblicat

Esami di Stato 2023 al via!

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E anche quest'anno ci siamo: riunione di insediamento dalla commissione fatta, colleghi commissari esterni conosciuti, compilati i primi verbali di una lunga serie di adempimenti che ci accompagneranno per tutto il percorso d'esame, materiali preparati, quindi lavori avviati!  Domani si comincia sul serio, con la "famigerata" Prima prova d'esame, ovvero la prova scritta di italiano, da tutti temuta perché mai scontata, mai semplice, sempre piena di insidie, nonostante le apparenti "infinite" 6 ore di tempo...  Il giorno dopo Seconda prova, con la materia di indirizzo, quest'anno per i miei studenti la prova di Latino monolingua: e qui è peggio che andar di notte, perché l'autore può essere più o meno noto e perché la traduzione dal latino (che speriamo almeno comprensibile e di in argomento non astruso) è seguita da tre domande di comprensione, analisi e contestualizzazione a risposta sintetica!  In sostanza, gli studenti devono dimostrare non so

Tutor e tutee

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"È questo il senso del nostro lavoro!"  In questi faticosissimi giorni di fine anno scoladtico, ho chiuso con una bella cerimonia finale la mia funzione di tutor di un docente neoimmesso in ruolo (ho scoperto che si chiama - con un anglismo ormai in voga - "il tutee" ).  Non era questa per me la prima volta: lo avevo già fatto per un caro collega un decennio fa e ci ho riprovato quest'anno. E anche stavolta è stato come riavvolgere il nastro: mi sono ritrovata catapultata nel lontanissimo 2002, quando l'esperienza "mistica" toccò a me. La collega che mi fece da tutor - al liceo Joyce - fu con me sorridente, accogliente, disponibile, solare, affidabile, sempre presente.  Questo mi viene dunque naturale essere ogni volta. Perché - come in tutte le esperienze di vita - verba movent, exempla trahunt.  E se ti insegnano ad essere rispettosa ed empatica, cosa ti può venire più naturale che essere rispettosa ed empatica con un tuo collega, senza conside

Le "cene di classe" indimenticabili

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E anche questa è andata!  In 30 anni di insegnamento e tanti capelli bianchi sono tantissime le "cene di classe" di fine anno che ricordo: da quelle nelle bellissime stradine del centro storico di Grottaferrata a quelle nelle fraschette caratteristiche di Ariccia e Castelli rimani in genere a quelle in ogni luogo possibile di Roma (centro e non), TUTTE mi hanno lasciato dentro qualcosa di indelebile.  In genere sono elementi preziosi e impalpabili (gli sguardi diretti negli occhi, le risate, gli scherzi a tavola, le foto improbabili, il parlare meno ingessato, la confessione tra il serio ed il faceto).  Nella cena di ieri sera, con il mio "secondo 5AC", la "seconda classe del Classico" (come si definiscono loro) questi elementi ci sono stati tutti.  E a questi si sono aggiunti vari ricordi speciali: una foto di classe in portafoto ad hoc (esatto: una foto stampata, cartacea, alla vecchia maniera!), che troverà posto nel mio personale angolo de

Lo chiamano Dioniso

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Il 7 giugno in occasione di una organizzatissima apertura serale della mia scuola ho assistito ad una bellissima e impegnativa rappresentazione teatrale del nostro nascente Laboratorio di Drammaturgia antica.  Partiamo da una definizione. Dionisiaco= Di Diòniso, dedicato a Diòniso, dio greco dell'ebbrezza, chiamato anche Bacco: culto d., feste dionisiache. Per estens., che è caratterizzato da uno stato di esaltazione, di ebbrezza spirituale o fisica, per allusione al carattere orgiastico del rito bacchico: furore, delirio d.; ebbi un'ora di vita veramente d. (TRECCANI). Ecco: i nostri studenti, piccoli attori in erba, ci hanno dato un saggio di cosa fosse il dionisiaco nella Classicità. Partendo  probabilmente dalla famosissima tragedia euripidea  "Le Baccanti", ne hanno completamente riscritto e personalizzato il copione, senza però stravolgerne il messaggio.  Ne è venuta fuori una tragedia classica i n contesto  moderno (il portico interno di u n liceo d

In bocca al lupo

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Origine dell'espressione "In bocca al lupo", secondo il web.  Avevo sempre saputo che la famosa espressione che usiamo da tempo immemore come augurio di buona fortuna e di buona riuscita di un evento, un impegno, un'occasione importante derivava dal mondo animale. "IN BOCCA AL LUPO" dovrebbe essere sinonimo di "luogo sicuro" (mamma lupa porta i lupacchiotti in bocca, quando vuole trasportarli in un luogo o metterli in salvo...).  Meno chiaro il motivo per cui dovremmo dire "crepi (il lupo)", se è vero che la bocca del lupo rappresenta un luogo così sicuro. Sarà per questo - e non solo per motivi legati alle proteste degli "animalisti" - che negli ultimi anni la risposta è stata quasi ovunque sostituita dal più logico "Viva (il lupo)"... Girando sul web, tuttavia, alla ricerca di un'immagine "simpatica" - ed empatica -  da dedicare ai miei studenti maturandi di quest'anno al momento opportuno, mi sono

Notte bianca delle Scuole aperte di sera

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7 giugno 2023: Notte bianca all'Amaldi!  Mettiamo una serata trascorsa a scuola, a scoprire attività, a conoscere associazioni e persone, a divertirsi.  Partiamo da quest'ultimo termine e dalla sua imprescindibile etimologia ("Le etimologie prof, l'anno prossimo mi mancheranno le Sue etimologie!", mi ha detto una mia studentessa di quinto negli ultimi giorni di scuola, non so se seria  e sincera o per celia...): "divertirsi" deriva dal verbo latino " di-verto ", che vuol dire letteralmente "volgo in altra direzione (il valore del prefisso dis- )". Il divertimento è dunque quel momento in cui volgiamo "altrove" la nostra attenzione, il nostro essere. E l'"altrove" in questo caso potrebbe essere la socialità, lo spettacolo, la musica.  La serata al mio liceo è iniziata con questo scopo: divertirsi informandosi, partecipando ad  "uno spazio per il ragionamento e per il confronto" (come l'ha definito

In memoria di Angelo Vassallo

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Sangue versato senza colpa. Fine anno scolastico. E al mio liceo, come da tradizione più che decennale, si mette in scena lo spettacolo del Laboratorio teatrale coordinato da un collega di lunghissima e validissima esperienza, che qui chiameremo semplicemente Stefano. Questo è il suo ultimo anno di insegnamento, visto che ( illum beatum! ) ha maturato i requisiti richiesti da Sua Maestà INPS per la sospirata quiescenza.  E a mio avviso non poteva che chiudere in questo modo, con la supervisione su uno spettacolo così bello, denso, importante. E catartico, come pochi altri ai quali ho assistito negli anni. La piéce , recitata TUTTA da amaldini (alcuni dei quali "primini", quindi giovanissimi), era un tributo alla memoria di Angelo Vassallo , noto come "il sindaco pescatore", uomo politico con la "strana fissazione" dell'ecologia e della giustizia, ucciso nel 2010 proprio perché scomodo e "pericoloso".  Bellissima la messa in scena

Ricordo di Massimo

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Come ho gia scritto in altri e diversi post (uno per tutti: Ricordo di Massimo Troisi ), il 4 giugno 1994 veniva a mancare in grande uomo, Massimo Troisi.  Difficilmente dimenticherò quella data, perché quel giorno era per me una giornata importante: invitata al matrimonio di due carissimi amici (ai quali dedico questo post), venni a sapere della bruttissima notizia al rientro a casa... Noto ai più per la sua appartenenza (insieme a Lello Arena ed Enzo Decaro) ad un famoso trio di cabaret, "La Smorfia", dal rievocativo nome napoletano, in realtà Massimo era da anni ANCHE un grande attore di cinema.  Un attore "immersivo" nella sua recitazione: ogni suo film era (ed è) comico e tragico insieme, ironico e toccante allo stesso tempo. Il suo ultimo lavoro, "Il postino" (conclusosi solo qualche giorno prima della sua tragica e prematura dipartita), presentava anche un pizzico di dolce romanticismo mai evidenziato prima. Evidentemente era segno di un

Blog attraenti

Qualche tempo fa mi sono imbattuta tramite  Pinterest in un blog attraente per la delicatezza dei post,  a nome Artemisia Gentileschi.  Molto bello, ma davvero!  Provate anche voi...  la casa della maestra 

Il mio primo tour della Magna Grecia!

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Sicilia on the road, alla volta di Medea!  Non poteva mancare nel mio "diario di bordo" un piccolo report del mio PRIMO tour della Magna Grecia, appena concluso.  È stata una magnifica immersione nella Bellezza del nostro speciale Paese, intriso di Classicità fino  al midollo.  Partiti dal parcheggio del liceo all'alba del 27 maggio, carichi di valigie e di aspettative, vi siamo tornati stanchi ma felici al tramonto del 31 maggio.  Avevamo paura che fosse troppo pesante, visto che per la sua realizzazione era stata percorribile SOLO la strada del viaggio tutto "on the road", ovvero tutto sul pullman per la bellezza di 1220 km e più (moltiplicato per 2!).  E invece si è rivelato un viaggio prezioso e ricchissimo di emozioni!  I ragazzi sono stati bravissimi (uno degli albergatori ci ha addirittura fatto anche i complimenti per la loro educazione e civiltà, dicendo che "l'impronta si riconosce subito").  Il tempo è stato molto bello (anche se il prim

Da Pcto a storia!

Fare Pcto  Pcto è uno dei più recenti acronimi nati in seno all'ultima riforma della scuola. Per i non addetti ai lavori, esso significa: PERCORSI DI COMPETENZE TRASVERSALI E ORIENTAMENTO.  Qualcuno potrebbe dire: la vecchia Alternanza Scuola/Lavoro che ha cambiato nome!  Non è proprio così, ma per semplificare potremmo anche far finta che lo sia... Questi "percorsi" prevedono non solo delle ore di orientamento universitario, ma anche delle attività pensate ad hoc per stimolare le competenze trasversali. Un esempio? Imparare a fare ricerca storica. Magari cercando documenti e fonti da consultare in un posto "impensabile" come la propria odiata/amata scuola!  Così è cominciato questo Pcto intitolato "Centro di documentazione Amaldi".  La scommessa era quella di costruire una sorta di "archivio storico" che ricostruisse la storia della nostra scuola  rievocandone i momenti più significativi.  E i risultati sono stati davvero soddisfacenti!  In