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Studio perché...

Studiate.  Per amore del sapere, mai per i voti.  Perché sapere aiuta a essere.  E sapere tanto aiuta a essere tanto.  Studiate.  Perché la cultura rende liberi  e niente vale più della libertà.  Studiate.  Perché siamo le parole che conosciamo,  perché il pensiero crea la realtà.  Studiate.  Perché non conoscerete mai la noia  se amerete un libro, un paesaggio,  un quadro o la settimana enigmistica.  Studiate.  Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli.  Studiate la storia, perché il passato illumina il presente.  Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento.  Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative.  Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle.  Studiate la biologia perché capire come fa a battere il ...

Premio Tullio Fazi all'Amaldi!

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"Se sai sei, se non sai sei di qualcun altro" (don Milani)  Stamattina nel mio Liceo ha avuto luogo questo evento importante e prezioso, ma anche commovente quanto basta.  Sei studenti dei nostri indirizzi scolastici sono stati premiati con una borsa di studio significativa per la loro "resilienza scolastica" (neologismo mio), ovvero per la loro capacità di conseguire ottimi voti scolastici nonostante tutto.  Nonostante cosa? Nonostante problemi importanti: malattie, difficoltà, disagi, impedimenti, avversità di vario tipo. Perché fermarsi davanti ad un alto muro è possibile, facile, comprensibile. Scavalcare il muro è lodevole. E non scontato!  E che bello vedere quei ragazzi con l'emozione nello sguardo e i loro genitori con le lacrime negli occhi!  Ad arricchire l'evento, alcune personalità istituzionali importanti. In primis (per ovvi motivi) la Consigliera dell'assemblea capitolina con il PD, Presidente...

Studiare per sé stessi!

Chi parla nell'articolo linkato (il termine non mi piace, ma tant'è...) sotto è Enrico Galiano, un bravissimo scrittore, oltre che collega amantissimo del proprio lavoro, a quel che leggiamo nei suoi bellissimi libri (ne sto leggendo uno in questo momento, di cui ho dirò a suo tempo...).  Io non avrei saputo dirlo meglio... O, per meglio dire, lo dico tutti giorni quando me ne capita l'occasione più o meno ricercata.  Lo dico con altre parole, ma il senso è sempre quello: ogni lavoro è nobile e quel che conta è l'etica del lavoro (lo diceva il grandissimo Esiodo), ma NON DOVREMMO MAI PRESCINDERE DALLO STUDIO. PERCHÉ? OH, BELLA! PER ESSERE LIBERI, NO?  Ma purtroppo non tutti lo vogliono sentire (perché studiare è faticare, né più né meno che andare a lavorare...), così pensano di "fare i furbi" e bypassare quella che loro reputano una noia mortale, un rimandare l'ingresso nel mondo del lavoro, un attendere di diventare indipendenti economicamente; poi - imm...

8 marzo 2023

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Un 8 marzo qualsiasi. Uno dei tanti.  Però quest'anno ne ho fatto occasione di costruzione e crescita personale.  Come? Accettando un invito, uno dei tantissimi che ricevo da quando insegno (ovvero dalla Bellezza di trent'anni).  In questo caso non potevo dire di no: in primis perché proveniva da ex collega di pregio, in secundis perché ambientato in un posto che posso definire senza tema di essere accusata di ampollosa enfasi un "luogo del cuore", in ultimis ( last but not least , come dicono quelli che parlano bene le lingue) perché la giornata era (ed è) quella giusta!  Non posso quindi che complimentarmi con i colleghi del rinomato liceo romano "Immanuel Kant"  per organizzazione, accoglienza e professionalità, ma anche con gli intervenuti al convegno per i loro interventi chiari e interessanti e per il loro calore umano. Perché anche giornate come questa (spesso banalizzate in  commerciali "Festa della donna") posso...

Io studio perché...

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Studiate. Per amore del sapere, mai per i voti. Perché sapere aiuta a essere. E sapere tanto aiuta a essere tanto. Studiate! Perché la cultura rende liberi e niente vale più della libertà. Studiate! Perché siamo le parole che conosciamo, perché il pensiero crea la realtà. Studiate! Perché non conoscerete mai la noia se amerete un libro, un paesaggio,  un quadro o la settimana enigmistica. Studiate! Perché studiando capirete le vostre qualità, le vostre inclinazioni, i vostri punti deboli.  Studiate la storia, perché il passato illumina il presente. Studiate la geografia perché ogni luogo è anche un fiume, una montagna, un vento. Studiate la matematica perché nella vita spesso i conti non tornano e bisogna trovare soluzioni alternative. Studiate le lingue straniere, perché i viaggi sono le lezioni di vita più belle. Studiate la biologia perché capire come fa a battere il cuore o perché il battito accelera se vi innamorate è meraviglioso. Studiate la filosofia perché...

Addio al grande Piero Angela...

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Oggi siamo tutti letteralmente più poveri: ci ha lasciato il grande Piero Angela, massimo divulgatore scientifico dell'ultimo secolo.  Abbandona questa terra a novantatré anni, di cui ben settanta dedicati a lavorare per la divulgazione della Scienza. Una battaglia, la sua, in favore del pensiero scientifico e razionale. Una vera personale crociata in favore dello studio e della ricerca.  Uomo poliedrico e attivissimo, tra le sue passioni ha sempre avuto la musica (in particolare il jazz) e la scienza, ovviamente,  conseguendo ben 12 lauree honoris causa-  non so se mi spiego...   Un gigante: impossibile definirlo in altro modo... Grande anche nel commiato, per quel suo bellissimo messaggio "postumo" lasciato da divulgare  alla pagina social Facebook di Superquark. In esso si legge, oltre ad una mirabile capacità di conformarsi alle novità dei tempi, quella delicatezza espressiva che lo ha sempre contraddistinto. Il testo (bellissimo, che vi invito a reperi...

Le belle réunion estive

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Che bello scoprire che anche una giornata accaldata e "faticosa" come quella di una mattina di fine luglio può regalarti le sue emozioni!  Ora vi racconto la mia preziosa esperienza di oggi in una specie di "lettera aperta", che poi recapiterò a dovere. 😉 Conosco da tanto tempo una persona speciale, a me da sempre molto cara, che qui chiameremo semplicemente Loredana. Oggi ho avuto occasione di rivederla e di stare con lei per un paio di piacevolissime ore, che sono volate davvero.  In una sorta di dolcissimo flusso di coscienza mi ha raccontato tutte le sue esperienze da lei vissute da quando non ci vedevamo (molti anni, ve lo assicuro) e soprattutto mi ha riportato nel dettaglio il suo ultimo successo personale: la Laurea, di cui mi aveva raccontato quel che giorno fa per sommi capi per telefono.  La L maiuscola non è un errore di digitazione, ma è voluta. Per lei si è trattato davvero di un percorso che definire ad ostacoli sarebbe poco, anzi pochissimo. Eppure,...

Grandi donne crescono

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MERCOLEDÌ 20 LUGLIO 2022: a fine giornata ricevo la bella notizia di un'altra laurea conseguita... MA STAVOLTA NON È SOLO UN BELLISSIMO TITOLO da curriculum...  La bravissima neodottoressa che vi voglio qui presentare è una splendida donna che chiameremo solo Ele. Conosciuta per puro, anzi purissimo caso, negli anni è diventata per me una sorta di studentessa a distanza, una specie di nipotina acquisita. Bella come poche ragazze della sua età, è sempre stata un'eccezionale brava ragazza. E attenzione: non intendo la classica "secchiona" con vita sociale zero e dedita solo ad uno "studio matto e disperatissimo", quella che qualcuno di ristrette e limitatissime vedute (povero lui, che pena...) potrebbe semplicisticamente  etichettare come una "sfigata", bensì una ragazza che sceglieva di fare dello studio la sua arma migliore per la costruzione della propria vita e per il potenziamento di sé stessa, senza per questo rinunciare ad avere am...

Orgoglio puro...

Grandissimo fratellone! Un giorno apri a caso Facebook e trovi questa notizia: Nomina Efma Poi lo contatti per le congratulazioni di rito (e di tutto cuore...) e lui ci scherza sopra, dissimula, sminuisce... Che sia o non sia una carica effettiva e fattiva, resta la gioia di scoprire che in Italia ancora esiste la meritocrazia...  Ma la cosa più importante è l'orgoglio per una persona con una vita passata sui libri senza neppure essere un effettivo secchione... Investimenti su investimenti sulla costruzione della propria persona e della propria competenza... Pubblicazioni su pubblicazioni ad ogni spron battuto (alcune anche presenti nella mia libreria, nonostante io non ci abbia capito davvero nulla ad una prima e persino ad una  seconda lettura...). Chilometri su chilometri per lavorare nelle sedi più sperdute e impervie, ma mai rifiutate!  Ma alla fine DEVE per forza essere così! Se no, perdiamo ogni speranza...  Congratulazioni anche da qui, mitico e inarrivabile ...

Usciamo dalla torre d'avorio?

"la cosiddetta antichistica (l’insieme, cioè, delle discipline storiche, filologiche, letterarie che si occupano del mondo antico) si scrolli sempre più decisamente di dosso la muffa che la incrosta". Stamattina ho trovato  sul web questo bellissimo articolo, che vi invito a leggere ed interiorizzare. Bello e illuminante! Ovviamente non posso che concordare con ogni singolo contributo dell'esimio "collega" classicista, prof. Michele Napolitano! A proposito: mi piace molto più usare il termine "classicista" al posto di "antichista". Sa più di nobiltà e meno di muffa! 😉😉😉😉😉 Cominciamo a cambiare le parole, che - come dice il maestro Nanni Moretti- sono molto ma molto importanti- e col tempo cambieremo anche il messaggio che esse veicolano! 😊😊😊 Io ci provo!  sul futuro degli studi classici

5 maggio 2021

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"Cinque  maggio" è un'ode di  Alessandro Manzoni scritta nel 1821, in occasione della morte di Napoleone Bonaparte in esilio sull'isola di Sant'Elena. Come i miei studenti ed ex studenti di ogni epoca sanno bene, adoro questa poesia! E non tanto e non solo per la sua forma poetica, per la magistrale suddivisione in strofi o per le innumerevoli e bellissime figure retoriche, bensì per la figura di Napoleone, descritta come nessun altro ha fatto mai, e per quella (in filigrana) del Manzoni stesso, che ci si descrive senza mezzi termini e senza paura del nostro giudizio morale...  Insomma, un vero capolavoro della letteratura italiana.  Per questo non riesco a non leggerla in classe, quando posso!  Ma non potevo neanche esimermi dal pubblicarla sul web, in questa importante "ricorrenza"!  "Cinque maggio" Ei fu. Siccome immobile,  dato il mortal sospiro,  stette la spoglia immemore  orba di tanto spiro,  così percossa, attonita  la terr...

Il Genio non si apprende: è qualcosa di innato. Ma non basta!

Ieri seguivo un corso di aggiornamento molto interessante e per un motivo che non sto qui a spiegare mi è tornato alla mente il famoso binomio "Ingenium et Ars", di oraziana memoria ( Ars Poetica , sive Epistula ad Pisones ).  Per farla breve, si tratta di una lettera, indirizzata appunto ai Pisoni, in cui Quinto Orazio Flacco "dopo una sezione introduttiva, si occupava di questioni di ordine e di stile, contenutistiche e linguistiche: dà suggerimenti su come creare uno stile perfetto, spiega come si debba sempre usare una lingua facile da capire. Infine, il poeta deve saper distribuire ogni particolare in modo appropriato e non deve mai spingersi troppo al di là delle proprie capacità. Segue il principio che l'arte deve unire l'utile al dilettevole, dove per comporre una poesia è necessaria sia la genialità dell'ispirazione ( ingenium ), sia l' ars  per elaborare un componimento in perfetto stile". (fonte: Wikipedia).  Mi è venuto quindi in mente u...

Sullo studio dei classici

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Condivido un interessante e chiarissimo articolo di una professoressa di lettere sull'importanza dello studio dei classici, che viene definito "insopprimibile".  Si parte dalla recensione di un bellissimo libro di Canfora che vi consiglio a prescindere:  Noi e gli antichi. Perché lo studio dei Greci e dei Romani giova all’intelligenza dei moderni.  Perché, a differenza di chi chi pensa che gli studi classici siano "ormai" (sorvoliamo sulla tristezza infinita dell'avverbio...) antichi e démodé , noi sappiamo bene che la cultura classica è davvero l'insostituibile e "unico scudo alla sterilità del pensiero unico e all’ammanto della grande bellezza dei più alti valori umani". A raffronto di questo, non c'è riforma scolastica moderna e modernista che tenga!!!  Meditiamo, gente, meditiamo...  articolo prof.ssa Santoro Tempio di Segesta, TP.  Tanto per dire... 

Sull'importanza dello studio

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Studeo, ergo me amo  Per riflettere meglio sulla tematica proposta partiamo dalla definizione del termine "studio" attingendo alla preziosissima Treccani.  " stùdio  s. m. [dal lat.  studium , der. di  studere  «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. –  1.   a.  L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello scibile, in un’arte, in un’attività pratica, allo scopo di fare proprie tali esperienze, ed eventualmente superarle, proponendo soluzioni nuove nel campo teorico o pratico (...)".  Aggiungerei però qualcosa a partire dal termine latino  "studium "; cercando il lemma su un qualsiasi vocabolario della lingua latina, accanto al rimando al greco  σπουδή, σπουδάζομαι troviamo:  1 applicazione, cura, diligenza, impegno, amore, passione, entusiasmo, zelo 2   inclinazione, propensione, predilezione 3   devozione, a...

Gli studenti, strumenti di un'orchestra

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" Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini“ —  Daniel Pennac, Diario di scuola III, 7, pp. 107-108.  Ho riletto questo passo abbastanza noto...

Galimberti docet

Riprendo da un post trovato su Facebook per una preziosa riflessione:  L’apprendimento, lo dice Platone, avviene per via erotica. Noi stessi abbiamo studiato volentieri le materie dei professori di cui eravamo innamorati e abbiamo tralasciato quelli di cui non avevamo alcun interesse. A scuola è importante saper appassionare perché gli adolescenti vivono l’età per cui l’unica cosa che conta è l’amore, e se gli adolescenti si occupano dell’amore bisogna andare là a cercarli. Attirarli a livello emotivo significa trovare la breccia per passare poi al livello intellettuale. Se invece si scarta la dimensione emotiva, sentimentale, affettiva allora non si arriva neppure alle loro teste. — Umberto Galimberti Come dare torto a lui e al sommo Platone? Per tutti è stato così! Abbiamo amato e studiato le materie i cui docenti ci ammaliavano a livello personale e professionale. Alcuni di loro sono diventati i nostri mentori perché grazie a loro abbiamo deciso di fare il loro stesso mestiere! ...

Ogni conoscenza comporta il rischio di errore e di illusione

Altro prezioso articolo della prof.ssa Bellucci. articolo Bellucci

Iniziativa preziosa di supporto scolastico e culturale

Vi segnalo questa iniziativa preziosa: https://www.facebook.com/1569709636/posts/10215835589673894/ Provare per credere! ;-) 

Perché studiare?

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Risposta semplice e sintetica, di quelle che lasciano il segno, di quelle che non si dimenticano, di quelle che ricordiamo anche a decenni di distanza: "Studiamo per evadere dal carcere" . Dal carcere della pressappocaggine, dal carcere dell'influenzabilità, dal carcere del facile condizionamento, dal carcere della ricattabilità. In una parola, dal carcere dell'ignoranza!  Se passasse anche solo una volta questo messaggio, le scuole di ogni dove sarebbero piene all'inverosimile e non esisterebbe il concetto di "abbandono scolastico". E invece no: ovunque, tanto più sul web, passa il messaggio che studiare (magari pure tanto e con interesse ...) è da sfigati, che il successo nella vita si conquista in altro modo, non necessariamente studiando. E non si considera che il vero successo è la propria libertà. Libertà di capire, libertà di sapere, libertà di cercare risposte, libertà di non credere in maniera acritica, libertà di ribattere, libertà ...