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A proposito di studi classici

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Chi mi conosce bene sa che sono sempre stata una "fan sfegatata" (mi si passino l'anglismo e la metafora musicale e/o calcistica) degli studi classici, in qualsiasi contesto: quando ho insegnato al liceo classico, quando sono passata al classico sperimentale, quando sono stata per decenni allo scientifico e allo scientifico. Perché Classicità è Bellezza! E si può "assaggiare" e comprendere quel tipo di bellezza anche a partire da una bella analisi del testo di una poesia italiana, andandone a ricercare modelli classici  nascosti dal tempo!  Se poi si tratta di scegliere specificamente il Liceo classico sono sempre in prima linea, per ovvi motivi! Se latino e greco diventano "materie di indirizzo" (come si diceva una volta) è più facile conoscere la Bellezza in tutte le sue sfaccettature!  Ma ovviamente non è solo questo! Il Liceo classico dei nostri giorni non è più quello che ho frequentato io illo tempore,  tanto più che ha perso persino la vecchia ...

Un eroe dei nostri giorni

"Bisogna sempre cercare di essere felici, se non altro per dare l'esempio!" Non conoscevo la storia emozionante e commovente del protagonista di questa storia incredibile, Giuseppe Girolamo. Una persona qualsiasi, un lavoratore convinto, un uomo che - nel momento della prova suprema- sceglie di seguire il cuore (rischiando di morire) piuttosto che la ragione (per salvarsi). E così si ritrova -non per sua scelta- ad esser diventato un eroe, uno di quelli che sacrificano la propria vita in nome di quella degli altri, uno di quelli che vedono il passo pur sapendo che sarà l'ultima buona azione che riuscirà a fare. Da leggere, ascoltare e ricordare nei secoli dei secoli. Come monito, come esempio, come modello di vita.  Grazie, Giuseppe, del tuo prezioso e non richiesto sacrificio...  Le parole  

La gentilezza come gesto ribelle

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Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso.  [Anne Herber] Sono sempre stata attirata da questa affermazione, che ogni tanto circola sui social. Poi, qualche tempo fa, l'ho sentita pronunciare in TV (mi pare che fosse nel programma "Le parole della settimana" condotto dal grandissimo Massimo Gramellini) e mi è venuta voglia di saperne di più...  Ho cercato sul web e ho trovato quanto segue: "Questa frase è stata scritta da Anne Herbert su una tovaglietta di carta, in una tavola calda di Sausalito, in California, nel 1982 e da allora ha fatto e continua a fare il giro del mondo. Dice la Herbert: «La gentilezza può generare gentilezza tanto quanto la violenza genera violenza», una specie di bontà da guerriglia, di contagio piacevole. La gentilezza è difficile da definire ma facile da riconoscere, sono gentili quelle azioni “amorevoli”, rispettose, emotivamente attivanti, che suscitano il sorriso e la gratitudine in chi le riceve, una sorpresa pia...