A proposito di studi classici

Chi mi conosce bene sa che sono sempre stata una "fan sfegatata" (mi si passino l'anglismo e la metafora musicale e/o calcistica) degli studi classici, in qualsiasi contesto: quando ho insegnato al liceo classico, quando sono passata al classico sperimentale, quando sono stata per decenni allo scientifico e allo scientifico. Perché Classicità è Bellezza! E si può "assaggiare" e comprendere quel tipo di bellezza anche a partire da una bella analisi del testo di una poesia italiana, andandone a ricercare modelli classici  nascosti dal tempo! 
Se poi si tratta di scegliere specificamente il Liceo classico sono sempre in prima linea, per ovvi motivi! Se latino e greco diventano "materie di indirizzo" (come si diceva una volta) è più facile conoscere la Bellezza in tutte le sue sfaccettature! 
Ma ovviamente non è solo questo! Il Liceo classico dei nostri giorni non è più quello che ho frequentato io illo tempore,  tanto più che ha perso persino la vecchia dicitura di "ginnasio", che deve essere sembrata troppo "arcaica"! Ai nostri giorni gli studenti che frequentano il liceo classico neppure ipotizzano che la generazione precedente che ha scelto di fare studi classici si è diplomata in terzo liceo classico, non in quinto! Eppure avevamo comunque 18-19 anni! L'ho raccontato qualche giorno fa ai miei studenti di primo liceo quando abbiamo trovato per la prima volta il termine γυμνάσιον e li ho lasciati basiti... 
Oggi il "Liceo Classico riformato" (quello partorito dell'ennesima e più recente riforma del sistema scolastico) fornisce una preparazione davvero a 360°! Gli studenti del Classico, infatti, fanno inglese per cinque anni (e ci mancherebbe altro...), fanno scienze naturali per cinque anni  (e ci mancherebbe altro...),  fanno matematica e fisica arrivando con il programma molto più avanti del punto a cui mi sono fermata io  (e ci mancherebbe altro...). Il tutto senza sacrificare le altre materie considerate più "classiche"...
Per questo morivo molti di loro poi si iscrivono con successo alle facoltà universitarie mediche o matematiche, se non addirittura economiche!  Avete capito bene: vanno a brillare in contesto non scontato! Giocano fuori casa e vincono alla grande!  Non mi sembra poco, no? 

Per questo non posso che concordare in toto con questo bellissimo contributo che ho ricevuti stamattina da una cara collega e compagna di vita, che come me ne conosce il vero significato... 

Mi permetto di aggiungere solo che pedalare sulla cyclette può essere anche piacevole se lo si fa nel modo giusto, ad esempio ascoltando della bella musica! Lo stesso può succedere a scuola: basta con il refrain trito e ritrito del classico in cui si deve per forza faticare e soffrire! 

Lo allego qui, lasciandolo alle vostre riflessioni... 

Meditiamo, gente, meditiamo... 


E intanto... W la Bellezza della Classicità! 

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