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Visualizzazione dei post con l'etichetta Seneca

De felicitate

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La felicità è davvero "fatta di attimi di dimenticanza"?  «La felicità è uno stato d’animo positivo che può esprimersi in modi diversi come la serenità, la beatitudine, la gioia, l’eccitazione, l’entusiasmo. Deriva dalla soddisfazione di bisogni quantitativi come la tranquillità economica e di bisogni qualitativi come l’introspezione, l’amicizia, l’amore, il gioco, la bellezza, la convivialità. Tale stato d’animo deriva in parte dalla predisposizione personale e caratteriale a essere felici e in parte dal contesto esterno che può fornire condizioni favorevoli alla felicità (un tramonto, una carezza) o barriere che la ostacolano (un licenziamento, la morte di una persona cara, una guerra). A livello sociale le decisioni dei potenti possono frapporre queste barriere o rimuoverle». Si tratta di un pensiero di Domenico De Masi, sociologo morto qualche giorno fa,  "che con leggerezza, mai banale, sapeva analizzare i mali della società in profondità. Pronto ad offrire delle s...

Consolatio

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"IL GIORNO DI DOLORE CHE UNO HA..."  La vita è fatta anche di giorni di dolore, purtroppo.  Oggi è uno di quelli. E anche se non mi riguarda direttamente, ogni volta che vengo a sapere che questa situazione capita a qualcuno dei miei cari mi immedesimo ( ça va sans dire. ..) nel loro dolore...  Allora, come il nostro buon Machiavelli, mi volgo ai classici.  Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transf...

La bellissima Seconda Prova 2023 del Classico

II prova Esame di Stato 2023 - Liceo Classico Chi è saggio non segua il volgo (Seneca, Epistulae , Libro XV, ep. 94, parr. LXIX segg. ) Non est per se magistra innocen ti ae solitudo nec frugalitatem docent rura, sed ubi tes ti s ac spectator abscessit, vi ti a subsidunt quorum monstrari et conspici fructus est. Quis eam quam nulli ostenderet induit purpuram? Quis posuit secretam in auro dapem? Quis sub alicuius arboris rus ti cae proiectus umbra luxuriae suae pompam solus explicuit? Nemo oculis suis lautus est, ne paucorum quidem aut familiarium, sed apparatum vi ti orum suorum pro modo turbae spectan ti s expandit. Ita est: inritamentum est omnium in quae insanimus admirator et conscius. Ne concupiscamus e ffi cies si ne ostendamus e ff eceris. Ambi ti o et luxuria et impoten ti a scaenam desiderant: sanabis ista si absconderis. Itaque si in medio urbium fremitu conloca ti sumus, stet ad latus monitor et contra laudatores in gentium patrimoniorum laudet parvo divitem et usu opes me ...

Ultimo caloroso saluto a PIERO Angela

“Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire” (Leonardo)  16 agosto 2022.   Oggi a Roma è stata allestita la camera ardente per l'estremo saluto al grande PIERO Angela.  Emozionante vedere la lunghissima fila di persone "normali"  che hanno sfidato il caldo di Roma e sopportato ore di fila per comunicare (nel senso latino del termine  communicare ) questo gesto di affetto a questo "vip"  che se ne va.  Che,  però,  era molto più di un semplice vip.  Era - a quanto ho sentito dire a vari intervistati- una sorta di familiare nelle case di tutti noi,  una sorta di parente acquisito e comune.  Un caro che se ne va,  quindi,  né più né meno. E - come ha detto con il groppo in gola il figlio Alberto nel discorso di commiato- nessuno dei nostri cari dovrebbe andarsene mai.  Però non può essere.  Non è possibile e bisogna farsene una ragion...

... E anche la Seconda Prova è andata!

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Anche stamattina prima delle 8.00 la mia scuola appariva così... Preparata ad accogliere gli studenti vocianti e pronti a posizionarsi per affrontare la Seconda prova d'esame, quella che è definita "prova di indirizzo". Quest'anno il Ministero dell'istruzione ha deciso che "i ragazzi della pandemia" (così si stanno definendo- tra loro- i maturandi di quest'anno...) avrebbero dovuto mettersi alla prova con una traduzione e contestualizzazione e di un passo della produzione letteraria latina. E i ragazzi della mia classe hanno avuto "in regalo" dalla commissione d'esame un passo contestualizzato (cioè con appositi ante-testo e post-testo, per i non addetti ai lavori...) di Seneca. Ne erano stati approntati tre  (tratti da tre opere completamente diverse tra loro per natura, stile e specificità) e loro ne hanno letteralmente estratto uno. Perché proprio Seneca? Perché Seneca - che solo all'occhio di  inesperti può passare p...