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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Giornata mondiale della traduzione

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Prendo spunto da un post di Facebook ( Il Rocci ) per celebrare la ricorrenza di oggi, la Giornata mondiale della traduzione.  Perché un'azione in apparenza così "banale" dovrebbe avere una tornata dedicata? Semplice: perché non si tratta di un'azione banale, anzi!  "Tradurre",  dal latino trans+ ducere (=condurre al di là), indica l'azione del condurre dall'altra parte.  Parliamo per immagini  on modo da essere piu efficaci. Immaginate un fiume vorticoso: la "traduzione" potrebbe essere il ponte che lo sovrasta e ci permette di passare da una riva all'altra senza doverlo guadare, mettendo  magari a repentaglio la nostra vita.  Per questo motivo nel post succitato si dice che un traduttore è un creatore di ponti tra mondi e culture! Io aggiungerei anche tra civiltà, perché tradurre implica un atto di curiosità e un gesto di apertura che potremmo qualificare, appunto, come indizi di civiltà!  Senza l'esigenza di TRANSDUCERE saremm

Emozioni da prof

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Anche oggi h o ricevuto una bella visita  di cortesia al lavoro.  Una mia ex studentessa è venuta a trovare i suoi ex professori (non solo me, ovviamente!) e mi ha raccontato un po' della sua vita fuori dalle mura "avvolgenti" del liceo.  Abbiamo parlato dei suoi esami (è iscritta a Lettere Classiche, quindi quando mi cita gli argomenti d'esame se non altro riesco a seguirla: stavolta mi ha parlato della "triade ellenistica" Callimaco, Teocrito e Apollonio Rodio e della loro concezione dell'amore), dello studio matto e disperatissimo ma "bello" (e quell'aggettivo così generico ma onnicomprensivo la dice lunga, come i suoi occhi luminosi), degli altri impegni, degli anni che passano, del cambiamento di status (da matricola a "esperta" di iter burocratico, piano di studio e impazzimenti vari...) che fa "punti" nel percorso di vita. Infine, prima dei saluti, la riconsegna di un libro che le avevo prestato tempo fa per la pr

Ex studenti in visita

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La meraviglia delle visite inaspettate.  Stamattina stavo girando per scuola durante un'ora di buco e mi arriva un messaggio inatteso: una mia cara e x studentessa (che non vedevo da un po',  perché ha conseguito il diploma nel luglio 2022) mi "messaggiava" per sapere se  fossi a scuola. Alla mia risposta affermativa mi scriveva: "Allora passo a salutarla!".  La dolcezza di ritrovare ADULTE tre (alla fine sono diventate tre, con mia somma gioia) ex studentesse ormai donne è difficile da descrivere. Ben avviate nei loro studi universitari, hanno i bellissimi occhi che  brillano: hanno fatto in poco più di un anno una quantità impressionante di esami di diverso tipo in diverse facoltà, si muovono a loro agio nel mondo universitario perché non sono più "matricole", hanno preso la patente, hanno superato un selettivo concorso per intraprendere vita militare (e la prossima volta la ragazza in questione verrà a trovarmi in divisa - me lo ha promesso!), 

Letture personalizzate

La canzone di Achille : "La nostra amicizia nacque proprio quel giorno, come un torrente che sgorga impetuoso dalle montagne" "La canzone di Achille (The Song of Achilles)" è il

PRIMO GIORNO DI SCUOLA

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Ci risiamo: di nuovo tutti dietro i banchi di scuola. E la scommessa odierna è nel trovare la motivazione, la voglia, l'entusiasmo.  Difficile dire quale potrebbe essere il "saluto" giusto ai nostri studenti, che stamattina troveremo assonnati e svogliati dietro il loro banco, quale potrebbero essere le parole giuste per far capire loro che ci aspetta DI NUOVO un percorso lungo, ma che sarà bellissimo farlo insieme. Sicuramente nei loro occhi leggeremo - visibilissime - le parole:   "Dimostratemi che vale la pena stare qui per un anno intero ad ascoltarvi...". E noi ci proviamo: vi dimostro che quello che studieremo insieme sarà interessante, bellissimo, persino utilissimo! E per approfondire lascio parlare un ESIMIO collega, inventore dell'espressione succitata: leggete il suo bellissimo e attualissimo post:  Post blog D'Avenia   BUON ANNO SCOLASTICO A STUDENTI, EX STUDENTI E COLLEGHI DI OGNI DOVE!!! 💖

De felicitate

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La felicità è davvero "fatta di attimi di dimenticanza"?  «La felicità è uno stato d’animo positivo che può esprimersi in modi diversi come la serenità, la beatitudine, la gioia, l’eccitazione, l’entusiasmo. Deriva dalla soddisfazione di bisogni quantitativi come la tranquillità economica e di bisogni qualitativi come l’introspezione, l’amicizia, l’amore, il gioco, la bellezza, la convivialità. Tale stato d’animo deriva in parte dalla predisposizione personale e caratteriale a essere felici e in parte dal contesto esterno che può fornire condizioni favorevoli alla felicità (un tramonto, una carezza) o barriere che la ostacolano (un licenziamento, la morte di una persona cara, una guerra). A livello sociale le decisioni dei potenti possono frapporre queste barriere o rimuoverle». Si tratta di un pensiero di Domenico De Masi, sociologo morto qualche giorno fa,  "che con leggerezza, mai banale, sapeva analizzare i mali della società in profondità. Pronto ad offrire delle s

Incontro con Erri De Luca a Tbm!

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"Sono uno del N ovecento, aggiunto ai tempi supplementari degli anni Duemila"  Leggo da sempre romanzi, racconti e poesie di Erri De Luca. L'ho sempre trovato uno scrittore delizioso. Quando mi è capitato di proporre ai miei studenti qualche sua opera e di chiedere loro una definizione, mi hanno risposto: "È delicato". Questa loro definizione mi è sempre rimasta in mente. E oggi ho scoperto che lui, Erri, è esattamente così: delicato.  Sentirlo parlare è stata un'emozione unica, un vero balsamo per le orecchie: semplice, umile, per niente superbo nonostante il successo, ma non per questo poco colto, anzi!  Nella "p iazza letteraria" magistralmente messa su dalla libraia Alessandra Laterza al centro commerciale "Le Torri" a Tor Bella Monaca ha intrattenuto la ricca platea degli astanti con una lezione di storia del Novecento di più di un'ora! E non la finiva più! Un vero fiume in piena. Ma un vero fiume di miele, secondo un

Metti un caldo pomeriggio estivo a Frascati

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Cibo per l'anima Bellissima presentazione dell'ultimo libro di Marco Proietti Mancini questo pomeriggio a Frascati, nel contesto di una serie di eventi denominati "Libri in Osteria". Perché effettivamente eravamo in una vera osteria, adibita per l'occasione a sala di libreria all'aperto.  Ambientazione suggestiva, quella frascatana, in mezzo ai vicoletti ben noti ai castellani di adozione come la sottoscritta. Per questo non potevo certo non andare!  Al mio arrivo un signore, vedendomi appoggiata in un angolo, mi cede cavallerescamente (o anche solo educatamente) il posto: così conquisto un immeritato e prezioso posto in seconda fila.  L'evento comincia con una bella e coinvolgente declamazione di un passo significativo del libro (uno di quelli che mi avevano più colpito - da non credere!).  Bellissimo stare poi a sentire uno scrittore (tra l'altro modestissimo e simpaticissimo) che cerca di spiegarti cosa vuol dire per