Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2023

Studiare per sé stessi!

Chi parla nell'articolo linkato (il termine non mi piace, ma tant'è...) sotto è Enrico Galiano, un bravissimo scrittore, oltre che collega amantissimo del proprio lavoro, a quel che leggiamo nei suoi bellissimi libri (ne sto leggendo uno in questo momento, di cui ho dirò a suo tempo...).  Io non avrei saputo dirlo meglio... O, per meglio dire, lo dico tutti giorni quando me ne capita l'occasione più o meno ricercata.  Lo dico con altre parole, ma il senso è sempre quello: ogni lavoro è nobile e quel che conta è l'etica del lavoro (lo diceva il grandissimo Esiodo), ma NON DOVREMMO MAI PRESCINDERE DALLO STUDIO. PERCHÉ? OH, BELLA! PER ESSERE LIBERI, NO?  Ma purtroppo non tutti lo vogliono sentire (perché studiare è faticare, né più né meno che andare a lavorare...), così pensano di "fare i furbi" e bypassare quella che loro reputano una noia mortale, un rimandare l'ingresso nel mondo del lavoro, un attendere di diventare indipendenti economicamente; poi - imm

Docendo discitur

Spesso il male di vivere ho incontrato Spesso il male di vivere ho incontrato era il rivo strozzato che gorgoglia era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. Chi non conosce questa famosissima e bellissima poesia di Montale? Io la adoro da sempre, e i miei studenti ti ed ex studenti lo sanno benissimo!  Bene, girando  su Facebook qualche tempo fa mi sono imbattuta in un post interessante, che mi ha fatto pensare.  Una poesia breve ed efficace ANCHE per la sua brevitas .  Una poesia prettamente montaliana proprio per la presenza del correlativo oggettivo, del cui uso Montale fu maestro pressoché unico.  Chiarissime le immagini del correlativo oggettivo della prima strofa (il r ivo strozzato che gorgoglia,   l’incartocciarsi della foglia  riarsa, il cavallo stramazzato, in evidente klimax ascendente),   molto me

I 10 diritti del lettore

Immagine
𝗜 𝟭𝟬 𝗗𝗜𝗥𝗜𝗧𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗟 𝗟𝗘𝗧𝗧𝗢𝗥𝗘 𝗗𝗜 𝗗𝗔𝗡𝗜𝗘𝗟 𝗣𝗘𝗡𝗡𝗔𝗖 Conoscete i "10 diritti del lettore" redatti dal grande scrittore francese Daniel Pennac?  No? Ora ve li riporto... 1. Il diritto di non leggere 2. Il diritto di saltare le pagine 3. Il diritto di non finire il libro 4. Il diritto di rileggere 5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa 6. Il diritto al bovarismo 7. Il diritto di leggere ovunque 8. Il diritto di "spizzicare" 9. Il diritto di leggere ad alta voce 10. Il diritto di tacere Non lo trovate un decalogo magnifico?  Secondo me sì, perché è un inno alla libertà, alla libera scelta, alla libera azione, ma soprattutto al rispetto: di sé stessi, degli altri, degli scrittori che hanno scritto qualcosa per noi lettori!  E attenzione: pur essendo un decalogo non si parla affatto di un OBBLIGO di lettura! Tutt'altro! Pe r Pennac la lettura deve essere innanzitutto una “scelta”, perché tutto ciò che diventa un obbligo viene poi vissuto come

Lezione all'aria aperta!

Immagine
In un attimo ci ritroviamo al 79 d.C.!  Belle le lezioni all'aria aperta!  Non so quanti chilometri avremo fatto a piedi (e non ci fa certo male...) ma ne vale sempre la pena: è la quarta volta che vado a Pompei, ma ogni volta scopro qualcosa di nuovo. Dettagli, circostanze, approfondimenti. Storia!  Partiamo dal 79 d.C., con la narrazione pliniana della tragica eruzione del Vesuvio, passiamo alla visita all'anfiteatro, alle domus, alla famosa via dell'Abbondanza, con i suoi thermopolia e le iscrizioni sulle pareti, arriviamo al maestoso foro, con il sontuoso tempio di Giove e... Sua Maestà Il Vesuvio sullo sfondo!  Tutto trasuda antichità, Romanità, Grecia. In una parola, Classicità.  Emozione allo stato puro!  Se poi i tuoi studenti sono tanto bravi da meritarsi i complimenti della guida per il comportamento corretto e lodevole...  Bravi, ragazzi! Mi avete reso fiera di voi. ♡

25 aprile di sempre

25 aprile di sempre : LIBERTà DI e LIBERTà DA! Il NOSTRO 25 aprile in estrema sintesi: Il 25 aprile è da decenni una data importante per l’Italia, in cui si ricorda la

La poesia eternatrice

Immagine
Per i morti della Resistenza Qui Vivono per sempre Gli occhi che furono chiusi alla luce Perché tutti Li avessero aperti Per sempre Alla luce Giuseppe Ungaretti

25 aprile nel 1945 e oggi

Immagine
Il senso del 25 aprile con fatti, non parole  Da qualche anno a questa parte si fa un gran parlare del "senso" del 25 aprile ai nostri giorni. Come se fosse necessario che una simile celebrazione avesse un senso...  A mio modo di vedere, tuttavia, alle "questioni" si risponde con i fatti e c on gli insegnamenti, non con le chiacchiere da bar.  Per questo motivo qualche giorni fa nella mia scuola si è organizzata una "due giorni" a tema.  Lo scopo era vedere insieme un film 🎥 storico (nel senso letterale del termine) e poi contestualizzarlo, anche grazie a chi su quel film ha lavorato direttamente e indirettamente.  Abbiamo quindi avuto l'onore di avere in collegamento Giuliano Montaldo,   regista del film del 1976 "L'Agnese va a morire", con dei giovanissimi Flavio Bucci, Rosalino Cellamare (il cantante Ron, per capirci), Michele Placido e Ninetto Davoli,  e in presenza in Aula Magna l'autore del libro  "

L'Italiano purissimo col DNA patchwork ;-)

storia d'Italia secondo Pennacchi Una bella lezione di storia, i n estrema sintesi e col tono inimitabile che caratterizza Andrea Pennacchi.  A colmare eventuali lacune conoscitive di qualcuno e a chiudere le polemiche nate giorni fa.  E tanta solidarietà alla "Danimarca che ha fatto ricorso al Tar del Lazio perché é l'unica che non ci ha invaso!" 😉  Studiamo, gente, studiamo! 

Ottobre

Ottobre, le vere notti di gelo, durante il giorno il cielo azzurro delle prime foglie ingiallite. Ottobre, vino caldo, smorzata intensità della luce, quando si sta bene al sole soltanto alle quattro e tutto prende la dolcezza oblunga delle pere cadute dall'albero  (Delerm, Le prime sorsate di birra ) 

Blog di un esperto!

Consigliato In questo blog, che seguo da tempo, un insegnante di Liceo, il Professor Massimo Rossi, mette a disposizione del web la sua formazione e la sua esperienza quotidiana. Gradevoli contenuti e impostazione.   blog prof. Massimo Rossi

Nascita di Roma secondo le fonti

Immagine
SE È VERO QUELLO CHE AFFERMA PLUTARCO DI CESAREA, FESTEGGIAMO IL "NATALE DI ROMA" il 21 aprile di ogni anno perché   "tutti gli storici concordemente fissano  la fondazione di Roma all'undicesimo giorno  prima delle Calende di maggio, solennizzato  dai Romani come il genetliaco della loro patria." (PLUTARCO, Vita di Romolo 12) Allora auguri, Roma caput mundi ! ❤️🧡

Natale di Roma 2023

Immagine
Il "Natale di Roma" è una festa civile che mi ha sempre affascinato...  Vi state chiedendo come si può appartenere a tal punto ad una città da festeggiarne la sua nascita (in una data molto probabilmente approssimativa...) con una giornata semi-festiva?  Un romano lo sa, perché prima di tutto si sente Romano dentro!  Se poi è anche romanista e si ritrova a festeggiare nello stesso giorno una vittoria inattesa e insperata della "sua" a.s. Roma il gioco è fatto! La sua VITTORIA DI IERI PER 4-1 sul Feyernoord ERA SU TUTTE LE STAZIONI RADIO, quindi non poteva sfuggire neppure ad una come me, notoriamente non "calciofila"...  A fare da cornice alla nostra giornata "speciale", oggi, un bel sole primaverile, che non vedevamo da un po'... E io per oggi - vittoria della Roma a parte, che non potevo prevedere - avevo preparato per i miei studenti di quinto classico una lezione "speciale": l'inno a Roma di Rutilio Namaziano .  Non che io

Spazio comune

C'era uno spazio comune tra di loro, i cui confini non erano ben delineati, dove sembrava non mancare nulla e dove l'aria pareva immobile, imperturbata (Giordano, La solitudine dei numeri primi)

Blog di esperti classicisti

Consigliatissimo Un team di esperti classicisti che mettono a disposizione del web le loro competenze...  Tra di loro, Roberto Rossi, che ho avuto la fortuna di conoscere durante una gara internazionale di greco, che qui ringrazio della sua ammirevole umiltà e dell'accogliente semplicità!  Blog di greco classico

Pasqua 2023

Immagine
Χριστὸς ἀνέστη, ἀληθῶς ἀνέστη .. GESÙ, Giovanni PASCOLI E Gesù rivedeva, oltre il Giordano, campagne sotto il mietitor rimorte: il suo giorno non molto era lontano. E stettero le donne in sulle porte delle case, dicendo: "Ave, Profeta!". Egli pensava al giorno di sua morte. Egli si assise all’ombra d’una meta di grano, e disse: "Se non è chi celi sotterra il seme, non sarà chi mieta". Egli parlava di granai ne’ Cieli: e voi, fanciulli, intorno lui correste con nelle teste brune aridi steli. Egli stringeva al seno quelle teste brune; e Cefa parlò: "Se costì siedi, temo per I’inconsutile tua veste". Egli abbracciava i suoi piccoli eredi: – "Il figlio – Giuda bisbigliò veloce – d’un ladro, o Rabbi, t’è costì tra i piedi: Barabba ha nome il padre suo, che in croce morirà". – Ma il Profeta, alzando gli occhi, "No", mormorò con l’ombra nella voce; e prese il bimbo sopra i suoi ginocchi.  Le delicatezza della poesia pascoliana per

Agòn Politikòs e studi "classici"

Immagine
L'Agòn politikòs È UNA GARA INTERNAZIONALE di greco antico che da dieci anni si tiene a Frattamaggiore  (Na) nella sede del Liceo "Francesco Durante", grazie all'efficace direzione e all'efficiente organizzazione che fanno capo all'Associazione di ex Alunni del Liceo Durante, appunto, guidata dalla vulcanica Prof.ssa Teresa Maiello.  Quest'anno gli studenti in gara sono stati ben  87 , appartenenti a ben 37  delegazioni di diverse regioni italiane e una anche greca (due studenti di un liceo di Creta).  Vincitore: un bravissimo studente poliedrico di un liceo di Como, di cui troverete i dati anagrafici in vari articoli di quotidiani locali e non solo.   Io e le mie studentesse partecipanti alla gara abbiamo avuto la fortuna di prendere il treno per il rientro alla stessa stazione ferroviaria. Dopo essermi doverosamente congratulata con lui per il risultato, gli ho detto, con un tono tra il serio e il faceto: "Dimmi che hai intenzione di prendere Lette

Agòn politikòs 2023

Immagine
Una preziosa occasione per le nostre eccellenze  Avete voglia di partecipare ad una gara di traduzione dal greco antico di portata internazionale?  Il prossimo anno potreste iscrivere gli studenti delle vostre classi quarto o quinto liceo classico all'Agòn politikòs, una gara internazionale che da dieci anni si tiene a Frattamaggiore  (Na) nella sede del Liceo "Francesco Durante", grazie all'efficace direzione e all'efficiente organizzazione che fanno capo all'Associazione di ex Alunni del Liceo Durante, appunto.  Un gruppo attivissimo di frattesi (gli abitanti di Frattamaggiore si chiamano così: l'ho scoperto in questa occasione...) diplomati negli scorsi decenni in questo  liceo, spinti dal loro amore per la scuola, che li ha formati per quello che sono oggi, e magistralmente guidati da una docente attivissima e vulcanica, la Prof.ssa Maiello, hanno messo su dal nulla un evento che è arrivato alla X edizione, crescendo sempre più negli anni. 

Campionati di Lingue e Civiltà Classiche 2023

Immagine
Qualche giorno fa nella mia scuola abbiamo partecipato ai Campionati (ex Olimpiadi) di Lingue e Civiltà Classiche. In 4 ore di lavoro (da remoto, con collegamento online) i nostri 6 studenti rappresentanti del nostro istituto si sono messi alla prova con diverse tipologie di gara.  Per la  Prova di traduzione dal greco è stato proposto loro in passo di  Senofonte, Economico (con ante-testo e post-testo e 3 domande strutturate alla fine). Per la  Prova di traduzione dal latino il passo era di Catone, De agri cultura (con ante-testo e post-testo e 3 domande strutturate alla fine) Per la Prova di civiltà greco/latina la tematica proposta era "Mestieri e professioni", con testi vari in traduzione (Esiodo, Aristotele, Cicerone, Lucrezio) e lor dovevano produrre un tema argomentativo-espositivo sulla tematica del lavoro. Come capita ogni volta che gli studenti sono motivati e "carichi", ho visto persone che lavoravano ininterrottamente e con metodo. Hanno let

Certamina e Agones per le eccellenze!

Immagine
Era dal lontano 1988 che non partecipavo in qualsiasi veste a quelle magnifiche competizioni nazionali che sono i certamina (per la lingua latina) e gli agònes (per la lingua greca)... Allora avevo partecipato in veste di studentessa che si faceva carico, dopo selezione interna, di rappresentare la propria scuola. In un'epoca lontanissima   in cui non esisteva Internet e tutto avveniva in modo  "tradizionale" ero stata convocata per  via  cartacea al "Certamen Ciceronianum Arpinàs" e mi sembrava di toccare il cielo con un dito, tale e tanto era l'orgoglio di essere stata "scelta". Mi sentivo un'eletta, appunto, nel senso etimologico del termine. Ero assolutamente certa di non essere tra le "papabili" per una vittoria (e in questo fui una perfetta presaga), ma l'esperienza fu talmente bella che mi dissi: "Se mai insegnerò (cosa che era già ben chiara nella mia mente, anche se mi sfuggiva il "dettaglio" della materi