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27 gennaio Giornata della Memoria

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Auschwitz   Laggiù, ad Auschwitz, lontano dalla Vistola, amore, lungo la pianura nordica, in un campo di morte: fredda, funebre, la pioggia sulla ruggine dei pali e i grovigli di ferro dei recinti: e non albero o uccelli nell’aria grigia o su dal nostro pensiero, ma inerzia e dolore che la memoria lascia al suo silenzio senza ironia o ira. Laggiù, ad Auschwitz, lontano dalla Vistola, amore, lungo la pianura nordica, in un campo di morte: fredda, funebre, la pioggia sulla ruggine dei pali e i grovigli di ferro dei recinti: e non albero o uccelli nell’aria grigia o su dal nostro pensiero, ma inerzia e dolore che la memoria lascia al suo silenzio senza ironia o ira. Tu non vuoi elegie, idilli: solo ragioni della nostra sorte, qui, tu, tenera ai contrasti della mente, incerta a una presenza chiara della vita. E la vita è qui, in ogni no che pare una certezza: qui udremo piangere l’angelo il mostro le nostre ore future battere l’aldilà, che è qui, in eterno e in movimento, non in un’imm...

Auschwitz, di Quasimodo

Anche Quasimodo, noto per poesie di altro genere, scrisse una bella e toccante poesia su Auschwitz. Una rivolta dell'animo, una ribellione del cuore e della mente, un invito al "mai più". Bella e toccante, come poche altre del genere. Di seguito la presentazione completa: poesia Quasimodo

La "signora Auschwitz" incontra gli studenti

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" Io mi vergognavo per loro, avevo pena per gli assassini, per gli aguzzini" (Edith Bruck)  A pochi giorni dal 27 gennaio (Giornata della Memoria) e solo due dal 10 febbraio (Giorno del Ricordo),  ho avuto la fortuna di partecipare ad uno di quegli incontri che ti lasciano il segno. Come tutte le volte che ho potuto accompagnare una mia classe ad un incontro con un reduce, un testimone o un sopravvissuto, ne sono uscita devastata.  Come sempre, il silenzio ha accompagnato per lunghi minuti me e i miei ragazzi a fine incontro. Quel silenzio sacro, prezioso, catartico. Quel momento di pausa dalla vita necessario per la rielaborazione, la riflessione, la sintesi interiore.  Partiamo dai necessari dati biografici.  Edith Steinschreiber Bruck, nata nel 1932,  è una testimone della Shoah, poetessa e traduttrice ungherese ma naturalizzata italiana. Adora il nostro  Paese, che ha conosciuto a partire dalla bellissima Napoli e nel quale ha trovato l...

Grazie di tutto, Liliana!

La preziosa Liliana Segre comincia a ritirarsi, purtroppo. Con il suo solito garbo.  Senza fanfare.  Ci mancheranno in TV e sul web la sua presenza discreta, la sua educazione, la sua pazienza infinita e l'inimitabile signorilità nel rispondere a battute offensive ed infamanti. Ovvio che l'età passa per tutti, anche per chi dovrebbe essere eterno per fare del bene ad una società guasta e malata. Ma non si può chiedere l'impossibile alle leggi biologiche, purtroppo... Segnalo, a tal proposito, questo bellissimo e toccante articolo: Saluto di Liliana Segre