Buon 1° maggio 2023!
"Grazie al lavoro gli uomini hanno grandi armenti e son ricchi, e lavorando sarai molto più caro agli dèi e anche agli uomini, perché i pigri hanno in odio. Il lavoro non è vergogna; è l'ozio vergogna; se tu lavori, presto ti invidierà chi è senza lavoro mentre arricchisci; perché chi è ricco ha successo e benessere". (Esiodo, Opere e giorni, vv 311-316). La concezione esiodea sottesa a questo passo è ben nota a tutti: si tratta della cosiddetta "teodicèa del lavoro". E ogni volta che mi ritrovo nella fortunata condizione di doverla presentare a ragazzi (generalmente di un terzo anno del classico, ma non solo) mi sento una privilegiata. Perché una simile concezione del lavoro è davvero sacra. Sorvolando sul motivo strettamente personale ed autobiografico per cui Esiodo scrisse quest'opera, possiamo dire che in generale egli segnò la strada della dignità dell'uomo per sempre. Sul web ho trovato questo aforisma: "Non sei il lavoro che fai, ma il...