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Una lezione qualunque, con fulmen in clausola!

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Oggi in classe prima, seconda e terza ora: esercitazione di greco CON VOCABOLARIO.  Gli studenti avevano avuto indicazione di portare il loro personale da casa: dei 27 studenti presenti, tantissimi Montanari (noto come "Gi"), tre Rocci (due di vecchia edizione, uno di nuova) e addirittura un prezioso Liddell-Scott.  Versioncina brevissima e semplicissima, ovviamente: lo scopo non è verificare chissà che conoscenze, ma conoscere lo strumento di lavoro.  Si lavora in silenzio: ognuno è chino sul suo vocabolario come da me indicato (esatto, perché esiste persino la "giusta postura" per la consultazione ottimale dei vocabolari di latino e greco, non lo sapevate?).  Chi trova tutto da subito perché velocissimo nell'atto dello sfogliare, chi cerca e non trova, chi non trovando mi chiama, chi si dispera ("Prof, non trovo nulla!"), chi lavora consultandosi con il vicino di banco ("Tu che hai trovato?", "Ma boh! io trovo cose mistiche...

Giornata mondiale della traduzione

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Prendo spunto da un post di Facebook ( Il Rocci ) per celebrare la ricorrenza di oggi, la Giornata mondiale della traduzione.  Perché un'azione in apparenza così "banale" dovrebbe avere una tornata dedicata? Semplice: perché non si tratta di un'azione banale, anzi!  "Tradurre",  dal latino trans+ ducere (=condurre al di là), indica l'azione del condurre dall'altra parte.  Parliamo per immagini  on modo da essere piu efficaci. Immaginate un fiume vorticoso: la "traduzione" potrebbe essere il ponte che lo sovrasta e ci permette di passare da una riva all'altra senza doverlo guadare, mettendo  magari a repentaglio la nostra vita.  Per questo motivo nel post succitato si dice che un traduttore è un creatore di ponti tra mondi e culture! Io aggiungerei anche tra civiltà, perché tradurre implica un atto di curiosità e un gesto di apertura che potremmo qualificare, appunto, come indizi di civiltà!  Senza l'esigenza di TRANSDUCERE saremm...