Una lezione qualunque, con fulmen in clausola!

Oggi in classe prima, seconda e terza ora: esercitazione di greco CON VOCABOLARIO. 
Gli studenti avevano avuto indicazione di portare il loro personale da casa: dei 27 studenti presenti, tantissimi Montanari (noto come "Gi"), tre Rocci (due di vecchia edizione, uno di nuova) e addirittura un prezioso Liddell-Scott. 
Versioncina brevissima e semplicissima, ovviamente: lo scopo non è verificare chissà che conoscenze, ma conoscere lo strumento di lavoro. 
Si lavora in silenzio: ognuno è chino sul suo vocabolario come da me indicato (esatto, perché esiste persino la "giusta postura" per la consultazione ottimale dei vocabolari di latino e greco, non lo sapevate?). 
Chi trova tutto da subito perché velocissimo nell'atto dello sfogliare, chi cerca e non trova, chi non trovando mi chiama, chi si dispera ("Prof, non trovo nulla!"), chi lavora consultandosi con il vicino di banco ("Tu che hai trovato?", "Ma boh! io trovo cose mistiche!"). 
Ad un certo punto un ragazzo, che fino a quel momento aveva lavorato nel più assoluto silenzio e nella concentrazione più totale,  richiama la mia attenzione: "Prof?". E io: "Sì? Dimmi...". Al che lui: "Prof, penso di aver trovato sul vocabolario la parola greca più lunga in assoluto". 
Inutile dire che si è scatenato il panico... Era tutto un "dove?", "che parola?", "a che pagina?", "ma come si legge?", "sul mio non c'è" (impossibile, ovviamente...) ac similia. 
Non abbiamo potuto che fare lo spelling (cinque minuti buoni...), scriverla sulla preziosa Lim e analizzarla insieme! 
Il commento più simpatico? "E perché 'sto sistema strano? Va be', prof, io lo dico sempre che i Greci erano proprio strani....". 
Domani non ricorderanno nulla del termine (peraltro inutile), ma pazienza... 😉 

Quando si dice le lezioni importanti, dense e imprescindibili... 
In ogni caso, ragazzi, vi adoro! ♡

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