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La guerra nelle parole di Tacito

«Quotiens causas belli et necessitatem nostram intueor,  magnus mihi animus est hodiernum diem consensumque  vestrum initium libertatis toti Britanniae fore: nam et  universi co<i>stis et servitutis expertes, et nullae ultra  terrae ac ne mare quidem securum inminente nobis classe  Romana. ita proelium atque arma, quae fortibus honesta,  eadem etiam ignavis tutissima sunt. priores pugnae, quibus  adversus Romanos varia fortuna certatum est, spem ac  subsidium in nostris manibus habebant, quia nobilissimi totius Britanniae eoque in ipsis penetralibus siti nec ulla  servientium litora aspicientes, oculos quoque a contactu  dominationis inviolatos habebamus. nos terrarum ac libertatis extremos recessus ipse ac sinus famae in hunc  diem defendit: nunc terminus Britanniae patet, atque omne  ignotum pro magnifico est; sed nulla iam ultra gens, nihil nisi fluctus ac saxa, et infestiores Romani, quorum superbiam frustra per obseq...

No alla guerra di Papa Francesco

"La guerra – ha detto il Papa - non può essere qualcosa di inevitabile. Non dobbiamo abituarci alla guerra, dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell'impegno di domani perché se da questa vicenda usciremo come prima saremo in qualche modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l'umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell'uomo prima che sia lei a cancellare l'uomo dalla storia. (...)" 

In una guerra non ci sono vincitori

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La guerra che verrà di Bertolt Brecht   La guerra che verrà non è la prima. Prima ci sono state altre guerre. Alla fine dell’ultima c’erano vincitori e vinti. Fra i vinti la povera gente faceva la fame. Fra i vincitori faceva la fame la povera gente egualmente.

La guerra è una tragedia. Sempre!

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"Attenzione, perché sappiamo da sempre che la Terza guerra mondiale sarebbe l'ultima!"  Queste - e non solo queste- le preziose parole di monito del cardinale Matteo Maria Zuppi su La7. Sentirlo parlare è sempre un piacere per le orecchie e per l'anima, anche quando ci parla di una tragedia universale come la guerra. Con fermezza e con decisione, come solo lui sa fare. Grazie anche per questo, carissimo "ex Don Matteo"! post Facebook

No all'imperialismo. Sempre!

Vi rimando ad un bellissimo post di un mio caro collega (già ex studente): non avrei saputo dirlo meglio. Il classico esempio dell'allievo che supera il maestro! Bravo, Simone! Grazie della tua preziosa riflessione!  Meditiamo, gente, meditiamo. E, magari, studiamo, anche!!!  post Facebook