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Classe in quarantena

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Ecco come si presenta una classe in quarantena.  Secondo le ultime indicazioni, quando si registrano 3 casi in una classe, questa passa tutta in Dad per tot giorni a partire dall'ultimo presunto contatto e rientra a scuola in presenza solo con tampone negativo.  I docenti che hanno la fortuna di essere "boosterati" vanno a scuola e fanno lezione da lì.  Questo è lo spettacolo che ci accoglie ogni giorno quando facciamo lezione ad una classe finita in quarantena... Un luogo senza vita, uno spazio decisamente asettico e troppo silenzioso. Un contenitore vuoto, una vacuità da riempire...  E noi ci proviamo...  Ma resta comunque una tristezza infinita. 😩😩😩😩😩😩😩

Fare scuola, oggi.

Ringrazio l'autrice del post. Non avrei saputo dirlo meglio: Che brutta storia!  "La mattina esci di casa e pensi che stai per andare a svolgere il mestiere più bello del mondo…. …poi…. Arrivi a scuola ed accogli i bambini: -hai portato la giustifica? -che allegato hai? -hai l’esito del tampone? È il T0 o il T5? -non importa se sei negativo: ho bisogno di sapere se sono passati 10 giorni da quando eri positivo… E poi… Fai l’appello… Manca Tizio:cosa avrà mai? Ieri sembrava che stesse bene…i parenti stretti?stanno bene? Accendi poi il computer: In dad ci sono Caio e Sempronio, contatti diretti di positivi, mentre l’altra è lei stessa positiva… Chiacchieriamo un po’ con loro…saranno disorientati, spaventati, bisognosi di un tuo supporto… Non c’è rete… Non funziona la videocamera… Ora invece li vedi e non li senti… Ok scrivo alla lavagna per i presenti e  in chat per i “remoti”… Igienizzo tutto… Apro le finestre per il ricambio d’aria… Socchiudo la porta per non prendere una bron...

DDI al 100%

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Idibus Martiis MMXXI p.Ch.n. 15 marzo 2021: tutte le scuole di ogni ordine e grado delle zone rosse d'Italia passano alla DaD (o meglio, come si chiama quest'anno, alla DDI al 100%). Tradotto per i non esperti del settore, si torna a fare scuola da casa! Non esistevano alternative: le ultime settimane sono state un incremento di casi a non finire, con l'età dei contagiati che si stava abbassando sempre più. La tristezza è proprio nel fatto che non esistano alternative di sorta. Ad un anno di distanza, siamo nelle stesse condizioni lavorative. Sono cambiati gli acronimi ed è cambiata la pratica con il digitale, con le videochiamate, con l'uso della didattica a distanza, per carità, ma non cambia il lato pratico: la pandemia vince ancora a man bassa la partita con le nostre vite e noi non possiamo che uscire dal campo a testa bassa.  Unica nostra speranza: il vaccino. E, soprattutto, che qualcuno riesca a dare una brusca sterzata alla campagna di vaccinazione,...

Di nuovo in DaD... Anno secondo

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Oggi nelle mie classi c'era un'atmosfera da ultimo giorno di scuola. Diverso, però, era lo stato d'animo. A giugno il morale è diverso: ci si saluta sapendo che ci si vedrà fuori dalla classe e dalla scuola, ma ci si vedrà. Per uscire insieme, per andare al mare, per passeggiare, per incontrarsi, senza un perché. Oggi erano consapevoli che stavano  andando a rinchiudersi dentro casa. Per il bene della nazione e di tutti, intendiamoci. Difficile immaginare altra disposizione da parte del governo, visto che il contagio continua a salire da ormai sei settimane! Fatto sta che i ragazzi erano fortemente provati: l'esperienza shock dello scorso anno ha lasciato il segno... Noi prof ci saremo, ovviamente. Accanto a loro (dietro un video ma psicologicamente vicini...) per il secondo anno consecutivo. Dentro un incubo che non sembra ancora voler finire....  Quando siamo andati via, la scuola era come la vedete nell'immagine: linda e pulita, igienizzata e quasi sterilizzata (...

A scuola si lavora così

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Avete capito bene: non si tratta di un medico che entra in sala operatoria, ma di un docente (io, per la precisione) davanti all'ingresso di un'aula scolastica. A scuola, in alcuni casi, si lavora così.  Eppure ci dicono che siamo dei privilegiati, dei lavativi, dei nullafacenti che dal lockdown hanno quadagnato qualcosa: la comodità di lavorare (anzi: non lavorare) dal salotto di casa... E invece, ora che siamo di nuovo in regime di presenza al 50%, facciamo lezione a mezza classe da casa e mezza in aula, segnaliamo a spron battuto tutte le situazioni di sospetta pericolosità che ci vengono date dai ragazzi, facciamo le segnalazioni ufficiali alla ASL ogni volta che il sospetto diventa certezza, mettiamo in quarantena docenti, alunni e classi intere. A tempo perso, cerchiamo di far lezione di contenuti e competenze... Ogni santo giorno.  Non ho altro da aggiungere: ho esaurito le parole... 

Prolungamento dell'anno scolastico? 🤕🤕🤕🤕🤕🤕🤕🤕🤕

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Luglio, col bene che ti voglio...  🎶🎵🎶🎵🎶🎵🎶🎵🎶🎵🎶🎵🎶 Da qualche ora circola in modo sempre più deciso (e non solo sui social, purtroppo...) la voce secondo la quale il primo provvedimento del Presidente del Consiglio Draghi potrebbe essere il prolungamento dell'anno scolastico 20/21. In soldoni, si tratterebbe di proseguire le lezioni fino a fine giugno. La motivazione sarebbe quella di recuperare il tempo perso. QUALE TEMPO PERSO? Noi non abbiamo perso tempo! Abbiamo lavorato di più, non di meno! Abbiamo passato mesi su mesi ad insegnare con tutti i mezzi possibili, a riunirci ad ogni piè sospinto, a riprogrammare e  a raddrizzare il tiro.  Ne parlavo stamattina per i corridoi  con una cara e stimata collega prima di entrare in classe ed eravamo a dir poco perplesse, se non stizzite... Mi/ ci piacerebbe sapere se chi fa proposte di questo tipo ha mai messo piede in una classe: da fine maggio le classi bollono, la temperatura è altissima, i ragazzi non riesc...

Ancora sull'annosa questione della Scuola

Precisato che anche per me  "l’obiettivo è quello di tornare in presenza presto, subito anche", restano tante, tantissime perplessità sul mancato investimento massiccio sul mondo della scuola!  Come è possibile che non se ne senta l'urgenza, anche visto e considerato quello che essa ha rappresentato e sta rappresentando in un mondo tiranneggiato da una pandemia?  Per questo non posso che concordare praticamente in toto con quanto espresso dai colleghi firmatari del seguente articolo. Non avrei saputo dire di più o meglio... Lo lascio alla vostra lettura diretta: articolo scuola Il Manifesto

Sull'importanza della scuola

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A chi ancora si chiede il senso della protesta degli studenti di questi giorni, che nessuno sembra voler ascoltare...  Mai come in questi mesi (oramai possiamo dire anche un annetto...) è diventato chiaro a tutti quanti è importante la scuola.  Recalcati lo sa bene e lo dice benissimo in questi articolo (trovato stamattina su Facebook), che vi invito a leggere.  Perché "la cultura non arretra mai". Di fronte a nulla. Per correttezza, allego il link dell'originale:  articolo Recalcati 18 gennaio

Ancora sul rientro in classe degli studenti delle superiori

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È ufficiale. Da oggi siamo in zona arancione e ci regoleremo di conseguenza.  Quello che proprio non capisco è la motivazione reale della ripresa della didattica in presenza per gli studenti  delle scuole superiori in questo momento così critico... Intanto precisiamo questo dato, che non è di poco "momento" . Non si tratta- come si legge e si sente dire sui media-  di una "riapertura" delle scuole, ma di un ritorno alla frequenza in sede! La scuola è sempre stata aperta, dai primi di settembre in poi! Semplicemente, negli ultimi due mesi la didattica si è svolta da remoto per motivi di sicurezza sanitaria!!! Nessuno di noi docenti, che sappia io, i primi di novembre sentendo l'ennesimo Dpcm ha pensato di poter andare  in ferie con dieci mesi di anticipo, nessuno ha esultato pensando di essere autorizzato a non lavorare!  Ci siamo, invece, adattati a lavorare in condizioni non sempre ottimali (io, che non vivo in una reggia, ho sempre fatto lezione dalla mia angu...

Rientro delle superiori in presenza

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Bene (si fa per dire...). Dovrebbe essere ufficiale che da dopodomani nel Lazio  gli studenti delle scuole superiori rientrano a scuola. Riprende la frequenza! In altri momenti storici sarei stata felicissima. Ora no.  #ascuolasìmanoncosì Probabilmente sono limitata io, ma anche se ci penso e ci ripenso non riesco a trovare la ratio usata per arrivare a simile decisione e ne esporrò di seguito i motivi...  Da domani il Lazio entra in zona arancione a causa dell'indice di positività. Restrizioni in ogni campo, come è giusto che sia. Gli studenti delle superiori, però, dopo essere rimasti a casa quando eravamo in zona gialla, possono rientrare in classe. Ci si sposta solo per reali motivi e solo dentro il proprio comune. Chi, come me, va a lavorare in un comune diverso dal proprio, invece, può circolare. E lo stesso dicasi per gli studenti che non hanno la scuola proprio sotto casa, ma si spostano ogni santa mattina da un comune all'altro... Ergo , ogni giorno ...

Riapertura delle scuole il 7 gennaio

ECCO UN BELLISSIMO ARTICOLO CHE TRATTA LA QUESTIONE IN MODO CHIARO, COMPLETO ED EFFICACE mettendo per iscritto le varie perplessità che tutti gli esperti del settore hanno da settimane!  Perché è verissimo che le scuole hanno rispettato ogni protocollo prendendo le misure, aerando ad ogni piè sospinto, allontanando gli studenti e vietando assembramenti di ogni genere, ma è anche vero che la scuola non è una monade!!!! Speriamo che la diffusione di questo documento possa servire a chi sembra non focalizzare il punto della questione...  Intanto, grazie ai colleghi firmatari (del liceo Tasso di Roma ma non solo) e complimenti per l'iniziativa! articolo riapertura scuola

Un PC non può sostituire una scuola

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Questa immagine circola su Internet da qualche settimana e devo riconoscere che l'ho trovata geniale sin da subito! Inutile dire che sono d'accordo al 100% con il messaggio che lancia. Un PC è e resterà sempre uno strumento, un mezzo, ma non potrà mai essere un ambiente di istruzione! È un oggetto prezioso e imprescindibile praticamente per tutti, ma non ha un elemento essenziale: la socialità. Non si impara da soli. Non si cresce nell'isolamento.  Si studia insieme! Si cresce nella relazione sociale. Per questo la DaD da sola non sarà mai la Nuova scuola! Può essere solo un suo surrogato! 🤓🤓🤓🤓🤓

DaD sì vs DaD no

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Manca poco meno di una settimana al suono della campanella di fine anno, ma nessuno di noi riesce neanche ad immaginarla. Eppure si tratta di uno di quei momenti che nessuno studente si perderebbe per nessun motivo al mondo: l'ultimo giorno di scuola le classi sono quasi sempre piene e tornano in classe persino quegli studenti che nell'ultima settimana avevano smesso di frequentare (per stanchezza, per la pressione del bel tempo, perché hanno ormai gettato la spugna sulla possibilità di recuperare...). Eppure quest'anno non ci pensiamo. Perché non è stato un anno come tutto quelli precedenti, ovviamente. Il 5 marzo all'improvviso è cambiato tutto e abbiamo cominciato a modificare il codice generico dell'Istruzione. Abbiamo detto ai ragazzi di stare a casa e di provare a studiare da lì. Da un giorno all'altro siamo passati senza colpo ferire da una didattica "tradizionale" (ma nessuno sentiva neanche l'esigenza di accostare un aggettivo ...

Didattica a distanza

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DaD sì/ DaD no  La questione della didattica a distanza (DaD, come la chiamiamo da qualche settimana in qua) è controversa. Ci proviamo tutti e lavoriamo quasi h24 al PC per preparare e produrre materiali di qualità, se non di pregio, per i nostri studenti. Per far fronte ad un'emergenza, per non lasciare soli i nostri ragazzi più che per sentir dichiarare "valido" l'anno scolastico in corso, ci siamo buttati a capofitto in un mondo che non conoscevamo, non frequentavano, non avevamo mai messo in pratica in modo così massiccio. È stato un vero e proprio rodaggio forzato.  E non ne stiamo uscendo con le toppe, anzi! I docenti che come me non sono propriamente dei nativi digitali, ma nella migliore delle ipotesi degli immigrati digitali stanno imparando a svecchiare la propria didattica, ad usare strumenti informatici di cui conoscevano a malapena l'esistenza...  Per questo la ministra Azzolina del Mi (ex Miur) non fa che ringraziarci. Lo ha fatto anche ...