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Usciamo dalla torre d'avorio?

"la cosiddetta antichistica (l’insieme, cioè, delle discipline storiche, filologiche, letterarie che si occupano del mondo antico) si scrolli sempre più decisamente di dosso la muffa che la incrosta". Stamattina ho trovato  sul web questo bellissimo articolo, che vi invito a leggere ed interiorizzare. Bello e illuminante! Ovviamente non posso che concordare con ogni singolo contributo dell'esimio "collega" classicista, prof. Michele Napolitano! A proposito: mi piace molto più usare il termine "classicista" al posto di "antichista". Sa più di nobiltà e meno di muffa! 😉😉😉😉😉 Cominciamo a cambiare le parole, che - come dice il maestro Nanni Moretti- sono molto ma molto importanti- e col tempo cambieremo anche il messaggio che esse veicolano! 😊😊😊 Io ci provo!  sul futuro degli studi classici

Sullo studio dei classici

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Condivido un interessante e chiarissimo articolo di una professoressa di lettere sull'importanza dello studio dei classici, che viene definito "insopprimibile".  Si parte dalla recensione di un bellissimo libro di Canfora che vi consiglio a prescindere:  Noi e gli antichi. Perché lo studio dei Greci e dei Romani giova all’intelligenza dei moderni.  Perché, a differenza di chi chi pensa che gli studi classici siano "ormai" (sorvoliamo sulla tristezza infinita dell'avverbio...) antichi e démodé , noi sappiamo bene che la cultura classica è davvero l'insostituibile e "unico scudo alla sterilità del pensiero unico e all’ammanto della grande bellezza dei più alti valori umani". A raffronto di questo, non c'è riforma scolastica moderna e modernista che tenga!!!  Meditiamo, gente, meditiamo...  articolo prof.ssa Santoro Tempio di Segesta, TP.  Tanto per dire... 

Sull'importanza dello studio

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Studeo, ergo me amo  Per riflettere meglio sulla tematica proposta partiamo dalla definizione del termine "studio" attingendo alla preziosissima Treccani.  " stùdio  s. m. [dal lat.  studium , der. di  studere  «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. –  1.   a.  L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello scibile, in un’arte, in un’attività pratica, allo scopo di fare proprie tali esperienze, ed eventualmente superarle, proponendo soluzioni nuove nel campo teorico o pratico (...)".  Aggiungerei però qualcosa a partire dal termine latino  "studium "; cercando il lemma su un qualsiasi vocabolario della lingua latina, accanto al rimando al greco  σπουδή, σπουδάζομαι troviamo:  1 applicazione, cura, diligenza, impegno, amore, passione, entusiasmo, zelo 2   inclinazione, propensione, predilezione 3   devozione, a...

Gli studenti, strumenti di un'orchestra

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" Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica. Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini“ —  Daniel Pennac, Diario di scuola III, 7, pp. 107-108.  Ho riletto questo passo abbastanza noto...