Sull'importanza dello studio


Studeo, ergo me amo 

Per riflettere meglio sulla tematica proposta partiamo dalla definizione del termine "studio" attingendo alla preziosissima Treccani. 
"stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello scibile, in un’arte, in un’attività pratica, allo scopo di fare proprie tali esperienze, ed eventualmente superarle, proponendo soluzioni nuove nel campo teorico o pratico (...)". 

Aggiungerei però qualcosa a partire dal termine latino "studium"; cercando il lemma su un qualsiasi vocabolario della lingua latina, accanto al rimando al greco  σπουδή, σπουδάζομαι troviamo: 
1 applicazione, cura, diligenza, impegno, amore, passione, entusiasmo, zelo
2 inclinazione, propensione, predilezione
3 devozione, attaccamento, appoggio
4 faziosità, parzialità
5 (al plurale) fazioni, partiti
6 studio, ricerca
7 (al plurale) opere letterarie
8 scuola. 

Risulta dunque evidente che lo studio è anche un "prendersi cura".... Ergo, studiare, ben lungi dall'essere una fatica fisica, una costrizione, una pena, un obbligo indesiderato, è anche una forma di amore
Amore per la conoscenza, ma anche amore per sé stessi! 
Per questo non ho potuto che pubblicare la bellissima immagine allegata, trovata su Facebook, che si incentra sull'amore! 
Perché chi si ama realmente si vuole migliore! Anche (e soprattutto, direi...) nella conoscenza!  Se poi consideriamo il fatto che chi studia si ritrova "suo malgrado" libero, critico e consapevole, possiamo immaginare una forma di amore per sé stessi più alta? 
Se penso che c'è chi non lo vuole sentire mi viene una tristezza... 
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