Concludendo l'Antigone di Sofocle
Oggi nella classe dei miei maturandi abbiamo concluso lo studio della più bella tragedia di Sofocle (insieme ad Aiace, a mio avviso) e una delle più belle della Classicità e della Grecia. Non l'abbiamo tradotta tutta, beninteso (non avremmo mai avuto il tempo materiale per farlo e non ci si riusciva neppure ai tempi in cui IO ero studentessa di quinto anno di un "tosto" liceo classico di Roma). Però l'abbiamo commentata tutta, studiandone il bellissimo intreccio, analizzando nel dettaglio la psicologia dei personaggi e traducendo dal greco quando basta per amarla di un amore spasmodico (che spero di aver passato ai miei studenti!). Dopo aver tradotto il famosissimo prologo (quello del contrasto tra Abrigone e la sorella Ismene) e l'altrettanto famoso secondo episodio (quello del contra sto tra Antigone e Creonte, tra le leggi non scritte e quelle scritte, tra le leggi del cuore e il potere costituito, tra il sacro amore fraterno e la tirannide ...