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Visualizzazione dei post con l'etichetta memoria

Trent'anni di Liceo Amaldi!

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Come vola il tempo!  Ero ragazzetta quando le ruspe iniziarono a scavare in quell'enorme lotto di terra popolato solo da erbacce, graminacee e... pecore.  Il comitato di quartiere aveva vinto la sua lunga battaglia fatta di richieste formali, raccolte di firme, rimostranze, sit-in e marche da bollo, quindi il cantiere poteva aprire!!!  Tutt'intorno solo il nulla.  Spazi aperti, campi, solitudine. Qualcuno si domandava perplesso: "Ma... una scuola qui? E per giunta un liceo?". La riposta di noi "borgatari" era un deciso: "E perché no?".  Abbiamo vinto la scommessa, direi!  Gli abitanti di quel quadrante della periferia romana avevano un posto in più dove andare a studiare: un liceo con tanti spazi da riempire e con tanti spazi verdi intorno. Finalmente a fine anni Ottanta esisteva la possibilità di fermarsi a studiare nelle vicinanze di casa. Senza la necessità di mettersi sui mezzi pubblici che percorrevano la via Casilina (all'epoca un solo au...

Giorno del Ricordo 2023

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10 febbraio 2023   A proposito della giornata odierna, il nostro Presidente della Repubblica Mattarella ha detto: "Nessuno deve avere paura della verità". E noi non possiamo che concordare. Il nostro è noto (anche ma non solo, per fortuna) per essere il Paese dei misteri irrisolti. Ma sarebbe il momento di dire basta. Basta in nome della giustizia. Basta in nome dei morti. Basta in nome della Vita. Per questo motivo, oggi come il 27 gennaio (per la "più nota" Giornata della Memoria) e come per altre importanti giornate commemorative noi possiamo ALMENO RICORDARE! Da qui all'eternità, senza assecondare quelli che ripetono: "Ma è successo una gita fa!"...  IERI SERA, A TAL PROPOSITO, HO VISTO su RAI 3 UN FILM "A TEMA", "Red Land (Rosso Istria)". Un pugno nello stomaco, letteralmente. Eppure, tutto quello è stato! Ergo , c'è stato chi lo ha vissuto sulla propria pelle...  Meditiamo, genere, meditiamo....  (Immagine atte...

Giornata della Memoria 2023

L’Odio – Wislawa Szymborska Guardate com’è sempre efficiente, come si mantiene in forma nel nostro secolo l’odio. Con quanta facilità supera supera gli ostacoli. Come gli è facile avventarsi, agguantare. Non è come gli altri sentimenti. Insieme più vecchio e più giovane di loro. Da solo genera le cause che lo fanno nascere. Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno. L’insonnia non lo indebolisce ma lo rafforza. Religione o non religione – purché ci si inginocchi per il via Patria o no – purché si scatti alla partenza. Anche la giustizia va bene all’inizio. Poi corre tutto solo. L’odio. L’odio. Una smorfia di estasi amorosa gli deforma il viso. Oh, quegli altri sentimenti – malaticci e fiacchi! Da quando la fratellanza può contare sulle folle? La compassione è mai arrivata per prima al traguardo? Il dubbio quanti volenterosi trascina? Lui solo trascina, che sa il fatto suo. Capace, sveglio, molto laborioso. Occorre dire quante canzoni ha composto? Quante pagine ha scritto nei l...

In Memoria

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24 novembre. In memoria di un grande artista solo un'immagine: (Credits: Pinterest)

Ricordando Paolo Borsellino

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Era il 19 luglio 1992. Ognuno di noi cinquantenni ricorda bene dove era e cosa faceva in quell'esatto momento in cui PAOLO BORSELLINO veniva barbaramente ucciso in via D'Amelio, a Palermo, "per colpa" del suo lavoro. Nato a Palermo il 19 gennaio 1940, è stato un grande magistrato italiano, vittima di Cosa Nostra insieme ai cinque agenti della sua scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina).  Insieme a Giovanni Falcone, collega e amico d'infanzia fino alla morte, Paolo Borsellino è considerato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale. A 29 anni da quel tragico giorno mi piace onorare la sua memoria con queste sue preziose parole: «Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.» Noi non...

Ex alunni in televisione

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Poi una sera qualsiasi, all'improvviso, mentre stai preparando la cena guardando come sempre "I soliti ignoti", ti sembra di vedere un tuo ex alunno: all'inizio non ci credi, perché, nonostante il contatto su Facebook, lo ricordi diverso! Aspetti quindi con ansia il momento rituale della presentazione e finalmente senti: "Mi chiamo Alfredo, ho 35 anni e vengo da Frascati, Roma". È lui, è lui, non hai più dubbi...  Che bella sensazione rivedere uomo uno studente che hai lasciato ragazzo! Bello, brillante, sicuro di sé (si nota anche dalla postura), appagato, felice.  In quel momento provi due tipi di sensazioni:  1) lo scoramento per il tempo che passa spietato, senza rallentare un attimo (se lui ha già 35 anni vuol dire che insegni ormai da un fiume di tempo; se lui ha 35 anni tu -per quanto abbia iniziato ad insegnare giovanissima- ne hai molti di più...); 2) il recupero immediato di ricordi, emozioni, flash della memoria. Un nastro che si riavv...

Grazie di tutto, Liliana!

La preziosa Liliana Segre comincia a ritirarsi, purtroppo. Con il suo solito garbo.  Senza fanfare.  Ci mancheranno in TV e sul web la sua presenza discreta, la sua educazione, la sua pazienza infinita e l'inimitabile signorilità nel rispondere a battute offensive ed infamanti. Ovvio che l'età passa per tutti, anche per chi dovrebbe essere eterno per fare del bene ad una società guasta e malata. Ma non si può chiedere l'impossibile alle leggi biologiche, purtroppo... Segnalo, a tal proposito, questo bellissimo e toccante articolo: Saluto di Liliana Segre

11 settembre 2001. Non dimentichiamo!

11 settembre: una di quelle date che non dimenticheremo mai. Un giorno cha ha cambiato la nostra percezione di vita, di futuro, di sicurezza. Uno spartiacque  nella storia dell'umanità. “Un giorno buio nella storia dell’umanità, un terribile affronto alla dignità dell’uomo”. Un giorno in cui, tuttavia, “se anche la forza delle tenebre sembra prevalere, il credente sa che il male e la morte non hanno l’ultima parola”.Sono le stupefacenti parole di Papa Giovanni Paolo II immediatamente dopo la tragedia di dimensioni globali.  Meditiamo, gente, meditiamo!