Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2023

ADESSO BASTA!!!

Immagine
Ho dovuto far passare la giornata di ieri, l'istituzionale "Giornata contro la violenza sulle donne",  in cui una "marea rosa" si è rumorosamente diffusa per la mia città (e non solo),  inondando con la sua preziosa presenza posti già bellissimi del centro storico della città caput mundi,  per riuscire a scrivere di quest'immane tragedia che ci sta travolgendo: il Femminicidio, peste di questi ultimi anni, vergogna della nostra civiltà e della società tutta (cit. Presidente Mattarella).   Non penso che il miglioramento possa passare per questo blog con i suoi 4-5 lettori non fissi (lontani anni luce dai "venticinque lettori" di manzoniana memoria!), ma non credo di poter stare zitta.  Adesso basta! 105 donne uccise nell'ultimo anno da chi diceva di amarle sono una disfatta del genere umano. Parliamone, ricordiamo, confrontiamoci. Vergogniamoci, soprattutto.  E ricominciamo daccapo a gettare le basi della relazione affettiva. In gene

Incontri belli

Immagine
Anche oggi sono stata una privilegiata.  Mentre attraversavo i corridoi del mio enorme istituto scolastico  mi sono sentita chiamare. Erano due mie ex studentesse,  tornate nella loro vecchia scuola per necessità di tipo burocratico.  Dato che avevo ancora qualche minuto di tempo prima di iniziare la mia "solita" giornata lavorativa, mi sono potuta trattenere con loro qualche minuto a farmi raccontare le novità della loro vita fuori dalle mura dell'Amaldi. "PROF., LA VITA UNIVERSITARIA MI PIACE TANTISSIMO. MI PIACE TUTTO: LE PERSONE, IL CLIMA, I PROFESSORI, LE MATERIE CHE STUDIO...". Tutto questo detto con gli occhietti brillanti, quelli che solo amore e passione possono provocare.  Che meraviglia!  Lo Studium , nel senso etimologico del termine, come ho sempre provato ad insegnare loro (io e le mie fissazioni etimologiche...). Per cinque lunghi anni.  Per questo l'abbraccio di saluto (dopo la foto di rito) non poteva essere più dolce e prezioso, ancor più d

Incontri fortuiti

Immagine
Una veloce incursione al supermercato di zona, di corsa come sempre.  Sto finendo di fare la spesa volando tra le corsie e mi sento apostrofare: "Lei non è la professoressa Mattarocci?". All'inizio penso che sia la mamma di qualche mio studente o studentessa, ma l'età non mi torna: si tratta di una donna, ma di una giovanissima donna, che decisamente NON può avere un figlio adolescente se non più...  La guardo con attenzione e qualcosa mi è decisamente familiare, ma non abbastanza da farmela riconoscere... Poi mi soffermo sugli occhi e la riconosco, proprio mentre lei mi sta dicendo: "Sono [...] e sono stata una sua alunna un mare di tempo fa!". Certo che è lei! Certo che mi ricordo di lei!  E così, mentre la guardo e la ascolto, il tempo torna indietro e me la rivedo in quell'aula enorme (allora le aule lo erano!) seduta al suo banco (nella fila di destra rispetto a me, talora in seconda talaltra in terza fila)  ad ascoltare le mie "piacevolissime&

Lezione di Pace!

Immagine
Avete presente uno stuolo di ragazzi vocianti che si muovono in massa?  Quelli stamattina eravamo "noi dell'Amaldi" in marcia giocosi e festanti verso il Teatro di Tor Bella Monaca per assistere ad una lezione di Educazione Civica fuori dalle aule scolastiche.  Ci aspettava un bell'incontro di riflessione sul tema "guerra e pace". Ma non si partiva però dalla celeberrima opera di Lev Tolstoj, bensì dalla  viva voce di chi la guerra l'ha vissuta sulla propria pelle qualche decennio fa. E ancora la racconta piangendo.  Sto parlando di Nelson Moda, nato e vissuto in Mozambico all'epoca della terribile guerra che l'ha devastata.  Il titolo dell'evento era Xirico (si legge /Shìrico/), dal nome della vera protagonista del palco: la radio 📻 rudimentale che durante la guerra in Mozambico fu l'unico canale su cui viaggiavano le notizie di pace. Ma anche e soprattutto quelle di guerra!  Quando il microfono è passato

Incontro con l'autrice Elsa Flacco all'Eur

Immagine
Da "Italico" ad "Augustea": un amore che non finisce Ieri sera u n'altra bella occasione per ascoltare una bravissima autrice di romanzi avvincenti: ne lla libreria "Pagina 348" di Roma Eur ho assistito  alla presentazione da parte di Elsa Flacco del suo ultimo lavoro, "Augustea", una sorta di sequel dell'altrettanto avvincente e fortunato "Italico".  Questa era per me la seconda volta che assistevo alla presentazione di un suo libro. La prima volta fu una partecipazione quasi casuale e improvvisata: mi recai nella libreria in quanto attirata dal titolo e dall'argomento del suo romanzo (in particolare mi trascinarono per mano i nomi di Catullo e Lesbia!) e così imparai naturaliter ad amare il suo modo di scrivere e la bellezza delle sue opere.  Ieri ho voluto esserci in una modalità diversa: mi ero già "anticipata" l'avvincente lettura e la preziosa fruizione del suo secondo romanzo per