Incontri fortuiti

Una veloce incursione al supermercato di zona, di corsa come sempre. 
Sto finendo di fare la spesa volando tra le corsie e mi sento apostrofare: "Lei non è la professoressa Mattarocci?".
All'inizio penso che sia la mamma di qualche mio studente o studentessa, ma l'età non mi torna: si tratta di una donna, ma di una giovanissima donna, che decisamente NON può avere un figlio adolescente se non più... 
La guardo con attenzione e qualcosa mi è decisamente familiare, ma non abbastanza da farmela riconoscere... Poi mi soffermo sugli occhi e la riconosco, proprio mentre lei mi sta dicendo: "Sono [...] e sono stata una sua alunna un mare di tempo fa!". Certo che è lei! Certo che mi ricordo di lei! 
E così, mentre la guardo e la ascolto, il tempo torna indietro e me la rivedo in quell'aula enorme (allora le aule lo erano!) seduta al suo banco (nella fila di destra rispetto a me, talora in seconda talaltra in terza fila)  ad ascoltare le mie "piacevolissime" lezioni liceali. Timida, introversa, sensibile, studiosa. Adolescente. 

Le ascolto con piacere e con affetto mentre mi racconta cosa fa, come vive, cosa le piace del suo lavoro ("Tutto, quindi è quello giusto!"). 
Una donna, bellissima e più alta di me. 
Che non ricorda tantissimo delle mie lezioni di latino (e ci mancherebbe altro!) ma ha mantenuto la forma mentis dei suoi studi liceali!

Per questo non ho potuto che accogliere con gioia il calore dell'abbraccio di saluto, una sorta di ringraziamento reciproco...

Ah, la bellezza degli incontri fortuiti che ti scaldano il cuore! 
Grazie, carissima ex alunna di tanto tempo fa. 
Ad maiora

La tua ex prof di tanto tempo fa

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