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Visualizzazione dei post da agosto, 2019

L'idea di libertà...

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Questa ė la mia idea di libertà: volare sopra le nubi, guardare il mondo da lassù. Un po' come il Gabbiano Jonathan Livingston (tutti i miei studenti di ogni tempo sanno che sono fissata con quel libro...), volare mi dà l'ebbrezza vitale! Tutti dovrebbero provare, almeno una volta nella vita! 

FREDDIE MERCURY: I WILL ROCK YOU, LA BIOGRAFIA DEFINITIVA, Lesley- Ann Jones 

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“Di certo viveva come se non vi fosse alcun domani” La biografia  di Lesley-Ann Jones è molto particolare, forse proprio per il fatto che l’autrice è una la giornalista musicale, che fin dai primi anni Ottanta ebbe la fortuna di trovarsi a stretto contatto con i Queen e il loro entourage. La sua particolarità sta nel fatto- evidente sin dalla prime pagine del libro- che essa scandaglia il mito, sfronda via chiacchiere e pettegolezzi e porta alla luce la personalità del grande frontman , che qui ci appare più come un individuo timido e affascinante allo stesso tempo, amante della vita e ditutte le esperienze, ma soprattutto della musica, in tutte le sue forme. L’opera inizia con una preziosa introduzione che ci  aiuta a contestualizzare e che ci catapulta a Montreaux, il “rifugio” degli ultimi anni di vita di Freddie Mercury, dove l’autrice –insieme ad altri due giornalisti come lei e ad un paparazzo- incontrano il mitico cantante per una possibile “esclusiva” che poi decide

FREDDIE MERCURY- BIO-ROCK, Tommaso Labranca

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“Freddie Mercury possedeva un’estensione vocale di tre ottave senza usare il falsetto. Quando si avvaleva del falsetto raggiungeva le quattro ottave”. In estrema sintesi, un libro che si legge tutto d’un fiato. Impostato in modo cronologico, la narrazione inizia con la nascita del grande performer il 5 settembre 1946 a Zanzibar e si chiude con la sua morte il 24 novembre 1991 e la decisione da parte della famiglia di non far sapere dove erano state riposte le sue ceneri (per una volontà di segretezza, nulla di più, per evitare che il suo sepolcro diventasse un luogo di caos). Ordinatamente e con molta precisione di dettagli, Tommaso Labranca ci accompagna per mano nei luoghi e nei tempi del grande Freddie Mercury, partendo dalla descrizione del suo luogo di nascita (“Zanzibar è il nome dell’isola principale di un arcipelago che si trova a 25 km dalle coste della Tanzania. Ma è anche il nome della maggiore città di quell’isola”), dai dati biografici dei genitori Bo

FREDDIE MERCURY. UNA BIOGRAFIA INTIMA, Peter Freestone

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La massima di Freddie era:“Quanto sei bravo dipende dalla tua ultima performance” Il libro comincia con un   prezioso elenco dei personaggi più importanti nella vita del mitico Freddie, “da consultare per capirne il ruolo nel racconto”. Si parte da”Sua altezza reale, il Principe Andrea, grande appassionato di ballerini” a “Brian Zellis (Jobby), roadie”. E in effetti è una grande trovata, perché il racconto facile non è! L’impostazione è da memoriale, tant’è vero che la narrazione è   in prima persona:   “È iniziato tutto nel 1973. La prima volta che vidi di persona Freddie Mercury fu al Rainbow Room di Londra, un ristorante all’interno del Biba, un negozio situato nel vecchio edificio noto come “Derry and Toms”, in Kensington Street. La sua sola presenza aveva un che di magnetico” (...) Nel 1973 i Quuen non erano ancora così famosi, anche se si vedeva lontano un miglio che Freddie sarebbe diventato una celebrità del rock. Il suo carisma si riverberava nella sala”.   E n

MERCURY & ME, Jim Hutton

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Decrizione del libro tratta dal web (ibs.it):  The relationship between Freddie Mercury and Jim Hutton evolved over several months in 1984 and 1985. Even when they first slept together Button had no idea who Mercury was, and when the star told him his name it meant nothing to him. Hutton worked as a barber at the Savoy Hotel and retained his job and his lodgings in Sutton, Surrey, for two years after moving in with Mercury, and then worked as his gardener. He was never fully assimilated into Mercury's jet-setting lifestyle, nor did he want to be, but from 1985 until Mercury's death in 1991 he was closer to him than anyone and knew all Mercury's closest friends: the other members of Queen, Elton John, David Bowie, Phil Collins to name a few. Ever present at the countless Sunday lunch gatherings and opulent parties, Hutton has a wealth of anecdotes about as well as a deep understanding of, Mercury's life. He also nursed Mercury through his terminal i