Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2020

Sbagliando si impara!

È uno dei privilegi della nostra professione: quello di sentire strafalcioni di ogni genere. Eppure è così bello riderne insieme! A tal proposito, vi segnalo questo illuminante articolo della prof.ssa Giulietta Stirati! Che sa di vita passata fisicamente dietro una cattedra, ma accanto (con il cuore...) ai suoi studenti! Grazie, collega! 🤩 articolo Stirati

Vivere come divenire

Vivere è divenire! Anche in tempo di stasi forzata! La spiegazione nel bellissimo contributo della collega Giulietta Stirati! Grazie! 🤩 Significato di vivere

Ogni conoscenza comporta il rischio di errore e di illusione

Altro prezioso articolo della prof.ssa Bellucci. articolo Bellucci

Sulla didattica a distanza

Altro bellissimo articolo della prof.ssa Bellucci articolo Bellucci

Sulla nostra piccolezza...

"Muoiono le città, muoiono i regni, / copre i fasti e le pompe arena ed erba, / e l'uom d'esser mortal par che si sdegni:/ oh nostra mente cupida e superba!".  Torquato Tasso, Gerusalemme Liberata, xv, ottava 20 Che dire? Questo passo mi è ricapitato per puro caso tra le mani, ma quanto è attuale! Tanto quanto il famoso passo leopardiano  "E l'uom d'eternità s'arroga il vanto"...  Non c'è niente da fare! I classici sono sempre presaghi...  E sono sempre avanti! 

Passeggiare...

Altro prezioso contributo della prof.ssa Bellucci  articolo Bellucci

Didattica a distanza

Immagine
DaD sì/ DaD no  La questione della didattica a distanza (DaD, come la chiamiamo da qualche settimana in qua) è controversa. Ci proviamo tutti e lavoriamo quasi h24 al PC per preparare e produrre materiali di qualità, se non di pregio, per i nostri studenti. Per far fronte ad un'emergenza, per non lasciare soli i nostri ragazzi più che per sentir dichiarare "valido" l'anno scolastico in corso, ci siamo buttati a capofitto in un mondo che non conoscevamo, non frequentavano, non avevamo mai messo in pratica in modo così massiccio. È stato un vero e proprio rodaggio forzato.  E non ne stiamo uscendo con le toppe, anzi! I docenti che come me non sono propriamente dei nativi digitali, ma nella migliore delle ipotesi degli immigrati digitali stanno imparando a svecchiare la propria didattica, ad usare strumenti informatici di cui conoscevano a malapena l'esistenza...  Per questo la ministra Azzolina del Mi (ex Miur) non fa che ringraziarci. Lo ha fatto anche

Poesia in pillole_Giorno di festa

Giorno di festa Come chi dal sentier d’una foresta tocca una valle fresca e sorridente, bello è scostar dagli occhi lentamente un dolce sogno e accorgersi ch’è festa. È festa di campane e di paese che la gente negli occhi ha tutto il cuore. Ognuno veste il suo più bel colore, la chiesa è calda di candele accese. Smemorato dei campi, è sul sagrato un altro sole e qui come un famiglio gioca coi bimbi e ai vecchi dà consiglio: conosce i campi dove han lavorato. Tu, disciolta la treccia in verde lume di specchio, scopri nuove grazie al volto, come chi bacia l’acqua e beve a un fiume nello splendor d’un cielo capovolto. Bella la vesticciola di lanetta che tua madre ha comprato ad una fiera or sono quattr’anni, e che cucì la sera pungendosi le dita, poveretta. E sette baste fece a quella gonna e una all’anno ne disfà, che cresci e da bimba che sei ti farai donna. Sei tu la primavera quando esci e di freschi color rallegri il giorno. È tua la festa, se oggi al cascinale non toccherai la cener

Poesia in pillole_Domenica

                       Domenica  Domenica! il dì che a mattina sorride e sospira al tramonto!.. Che ha quella teglia in cucina? Che brontola brontola brontola. È fuori un frastuono di giuoco, per casa è un sentore di spigo.. Che ha quella pentola al fuoco? Che sfrigola sfrigola sfrigola.. E già la massaia ritorna da messa; così come tròvasi adorna s'appressa:  la brace qua copre, là desta, passando, frr, come in volo, spargendo un odore di festa, di nuovo, di tela e giaggiolo. (Pascoli) Domenica delle Palme in epoca di Coronavirus. Una domenica che sembra un giorno qualunque. Per i praticanti, neppure la messa. Ma spargiamo comunque un odore di festa!  😊😊😊😊😊😊😊

L'importanza del tempo

Nessuna cosa grande compare all’improvviso, nemmeno l’uva, nemmeno i fichi. Se ora mi dici: “Voglio un fico”; ti rispondo: “Ci vuole tempo”. Lascia innanzitutto che vengano i fiori, poi che si sviluppino i frutti e, poi, che maturino. (Epitteto)

Poesia in pillole_Lavoro

LAVORO  Il lavoro è poter andare di pari passo con la terra e la sua anima. Poiché oziare significa diventare estranei alle stagioni, e uscire dalla processione della vita, che in fiera sottomissione avanza maestosamente verso l'infinito. Quando voi lavorate siete un flauto che nel suo cuore volge in musica il mormorio delle ore. Chi di voi vorrebbe essere una canna muta e silenziosa quando tutte le altre cantano insieme all'unisono? Eppure molti considerano il lavoro una maledizione e la fatica una sventura. Lavorare vuol dire realizzare una parte del sogno più remoto della terra, a voi assegnata quando quel sogno nacque. Ed è nel mantenersi con fatica che in verità si ama la vita. E amare la vita attraverso la fatica significa essere molto vicini al suo segreto più profondo. Ma se voi nella vostra pena considerate la nascita una calamità e il sostentamento del corpo una maledizione scritta sulla vostra fronte, allora io vi dico che solo il sudore della vostra fronte canceller

Poesia in pillole_Speranza 2

Speranza  Ti saluto, Speranza, tu che vieni da lontano inonda col tuo canto i tristi cuori. Tu che dai nuove ali ai sogni vecchi. Tu che riempi l'anima di bianche illusioni. Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni in quelle deserte, disilluse vite in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente, ed in quelle che sanguinano le recenti ferite. Al tuo soffio divino fuggiranno i dolori quale timido stormo sprovvisto di nido, ed un'aurora radiante coi suoi bei colori annuncerà alle anime che l'amore è venuto. Pablo Neruda Altra bellissima poesia sulla speranza. La speranza che tanto ci serve in questo periodo. Una speranza salvifica. Spes ultima dea , dicevano gli antichi Romani.  E noi vogliamo averne.  Perché abbiamo bisogno di qualcosa che ci inondi i cuori. Perché ci serve qualcosa che metta muove ali a sogni vecchi ormai sbiaditi, scoloriti, insipidi. Perché ci serve qualcosa che riempia di nuovo la nostra anima di bianche illusioni. Bianche, come il candore della purezza

La guerra in trincea ai giorni nostri

Bellissimo articolo della Prof.ssa Lilia Bellucci. Da leggere! Bellucci_articolo

il pane quotidiano in epoca di pandemia

Altro bell'articolo della Prof.ssa Bellucci. Gradevole! Leggete! articolo Bellucci

L'importanza di un inizio...

Altro prezioso contributo della collega Bellucci. Leggete! Bellucci articolo

La letteratura è sicuramente un'esperienza di innamoramento

Altro bellissimo articolo di una collega bravissima. Leggete! articolo Lilia Bellucci

Durante la pandemia...

Altro contributo interessante articolo Bellucci

Poesia in pillole_ Speranza

Speranza Se io avessi una botteguccia fatta di una sola stanza vorrei mettermi a vendere sai cosa? La speranza. “Speranza a buon mercato!” Per un soldo ne darei ad un solo cliente quanto basta per sei. E alla povera gente che non ha da campare darei tutta la mia speranza senza fargliela pagare. (Gianni Rodari)  Bella e attuale la poesia del nostro Rodari: in tre sole strofe, per di più molto cantinelanti e orecchiabili, esprime i sentimenti di tutti noi in questi giorni drammatici. La proposta è allettante: speranza a buon mercato. Il problema è che non tutti ci fidiamo. Non siamo certi che basterà... Sono tempi duri, tempi bui, tempi che non avremmo mai immaginato di vivere. Tutti catapultati in un'improvvisa tempesta, come ha detto pochi giorni fa Papa Francesco in un'omelia che farà storia...  Eppure dobbiamo crederci!  Vogliamo essere tutti come il protagonista della poesia di Rodari, che vorrebbe avere una botteguccia non per diventare un imprenditore o per "fare i so