Ricordando Paolo Borsellino

Era il 19 luglio 1992. Ognuno di noi cinquantenni ricorda bene dove era e cosa faceva in quell'esatto momento in cui PAOLO BORSELLINO veniva barbaramente ucciso in via D'Amelio, a Palermo, "per colpa" del suo lavoro.
Nato a Palermo il 19 gennaio 1940, è stato un grande magistrato italiano, vittima di Cosa Nostra insieme ai cinque agenti della sua scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina). 
Insieme a Giovanni Falcone, collega e amico d'infanzia fino alla morte, Paolo Borsellino è considerato una delle personalità più importanti e prestigiose nella lotta alla mafia in Italia e a livello internazionale.

A 29 anni da quel tragico giorno mi piace onorare la sua memoria con queste sue preziose parole: «Se la gioventù le negherà il consenso, anche l'onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.»

Noi non possiamo che sperare, ringraziandolo e ricordandolo... 

(dati biografici e immagine tratti da Wikipedia.org) 

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