Rientro delle superiori in presenza

Bene (si fa per dire...). Dovrebbe essere ufficiale che da dopodomani nel Lazio  gli studenti delle scuole superiori rientrano a scuola. Riprende la frequenza!
In altri momenti storici sarei stata felicissima. Ora no. 
#ascuolasìmanoncosì

Probabilmente sono limitata io, ma anche se ci penso e ci ripenso non riesco a trovare la ratio usata per arrivare a simile decisione e ne esporrò di seguito i motivi... 
Da domani il Lazio entra in zona arancione a causa dell'indice di positività. Restrizioni in ogni campo, come è giusto che sia. Gli studenti delle superiori, però, dopo essere rimasti a casa quando eravamo in zona gialla, possono rientrare in classe. Ci si sposta solo per reali motivi e solo dentro il proprio comune. Chi, come me, va a lavorare in un comune diverso dal proprio, invece, può circolare. E lo stesso dicasi per gli studenti che non hanno la scuola proprio sotto casa, ma si spostano ogni santa mattina da un comune all'altro... Ergo, ogni giorno uscirò di casa con autocertificazione apposita, perché sono autorizzata a spostarmi dal mio comune di residenza... 
Ma anche questo sarebbe il minimo... 
Abbiamo fatto riunioni su riunioni per preparare un piano A, un piano B, piani di sicurezza e non so cos'altro. Ore e ore di lavoro a preparare orario e piani orari, fasce di ingresso e di uscita, considerando percentuali di frequenza e percentuali di scaglionamento sui mezzi pubblici. Prima la frequenza doveva essere  75% senza possibilità di discussione, poi ci si è detto "almeno 50%, vedete voi", prima era 60% in prima fascia (ore 8.00) e 40% un seconda fascia (ore 10.00), poi le due percentuali sono state invertite. Prima ci si è detto che il sabato non era sub iudice, a due giorni dal rientro in classe nessuno ha capito bene se il sabato continua a rimanere obbligatorio... Ora stiamo per mettere in pratica uno dei tanti piani di rientro elaborati e nessuno è certo che funzionerà senza problemi... 
Sul registro elettronico abbiamo segnato argomenti e compiti senza sapere esattamente se il giorno è la casella utilizzati fossero quelli giusti... 
Idea di programmare qualcosa per le possibili lezioni di lunedì neanche a parlarne: se tutto andrà bene andremo a braccio... 

Intendiamoci, molto fa la psicologia e sto cercando da settimane lo sprone per vederla positivamente, concentrandomi solo sull'enorme gioia di rivedere qualcuno dei miei studenti, che non vedo se non da dietro uno schermo dai primi di novembre. 
Ma il problema è proprio qui: nella migliore delle ipotesi ne vedrò la metà il primo giorni, farò fatica a far lezione a quelli che rimarranno a casa, ricomincerò a temere di prendermi un raffreddore perché so che mi toccherà tampone e isolamento fiduciario, riprenderò a controllare ogni giorno chi può frequentare e chi "è autorizzato alla DaD sino a nuova comunicazione". In più (ed è la cosa a mio parere più grave di tutte...) dovrò riprogrammare per l'ennesima volta, reinventandomi il tempo scuola più adatto al momento, considerando il fatto che i miei studenti che usciranno alle 15 passate, arriveranno a casa nella migliore delle ipotesi alle 16 passate, dovranno riposarsi un pochino perché non sono degli androidi, magari avranno fame e dovranno mangiare qualcosa, perché hanno mangiato qualcosa al volo in classe (seduti e senza parlare, visto che devono abbassare la mascherina...), dovranno presumibilmente fare da remoto le altre attività che la scuola ovviamente non può interrompere (Pcto e attività formative già iniziate...), si ritroveranno all'ora di cena (quella ancora regolare e ad orario "normale", a quanto pare...) senza aver toccato neppure una delle materie del giorno dopo. 

E noi docenti non potremo che tenerne conto... Come pensare di poter programmare, in questo modo, delle verifiche? Come pensare di poter interrogare liberamente? In queste settimane i nostri studenti  avevano la scusante della connessione, è vero ("prof, non la sento", "prof, la sento robotica,", "prof, le rispondo in chat", "scusi, prof, mi ha chiamato?" ac similia...), ma, tolta questa (ovvero se per una fortunata congiuntura astrale quel giorno tutto procedeva liscio come l'olio...) non ne avevano altre e tu potevi pensare di fare loro qualche domandina per verificare che stessero seguendo i tuoi lunghi ed entusiasmanti monologhi dei giorni precedenti. .. 
In questo modo, invece, stiamo andando senza colpo ferire verso un'amnistia di un altro anno scolastico. 
Della questione della temperatura nelle classi e del ricambio d'aria non parlo perché so che se mi barderò al massimo potrò farcela! Non posso aggiungere anche questo carico psicologico a tutto il resto... 
Nel frattempo, i ragazzi si stanno organizzando per protestare e non è neanche detto che lunedì mattina io trovo i miei studenti del gruppo A/B in classe ad attendermi... 

Insomma, un bel fine settimana di riflessione.... 

Una prof disperata 

(immagine tratta da Pinterest) 

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