In bocca al lupo
Origine dell'espressione "In bocca al lupo", secondo il web.
Avevo sempre saputo che la famosa espressione che usiamo da tempo immemore come augurio di buona fortuna e di buona riuscita di un evento, un impegno, un'occasione importante derivava dal mondo animale. "IN BOCCA AL LUPO" dovrebbe essere sinonimo di "luogo sicuro" (mamma lupa porta i lupacchiotti in bocca, quando vuole trasportarli in un luogo o metterli in salvo...).
Meno chiaro il motivo per cui dovremmo dire "crepi (il lupo)", se è vero che la bocca del lupo rappresenta un luogo così sicuro. Sarà per questo - e non solo per motivi legati alle proteste degli "animalisti" - che negli ultimi anni la risposta è stata quasi ovunque sostituita dal più logico "Viva (il lupo)"...
Girando sul web, tuttavia, alla ricerca di un'immagine "simpatica" - ed empatica - da dedicare ai miei studenti maturandi di quest'anno al momento opportuno, mi sono imbattuta in un'interpretazione etimologica che mi lascia perplessa e ha il sapore più della paretimologia, ma che mi affascina, a prescindere dalla sua esattezza scientifica e lessicale.
Secondo questa "chicca" la diffusissima espressione italiana deriverebbe (il condizionale è d'obbligo) da uno scambio di battute della lingua greca, che recita: -"Imbocca la strada senza dolore"
-"Bisogna!".
La lettura in greco (èmbaine ten àlupon odòn; crè) col passare dei secoli avrebbe avuto un esito fonetico "imprevisto", passando per "Embaine"> "in bocca", "alupon"> "al lupo" e portando poi al nostro famoso detto...
Affascinante, no?
Per aggiungere paretimologia alla paretimologia, mi viene in mente lo strafalcione grammaticale e ortografico tanto in voga tra gli adolescenti di oggi, che spesso (soprattutto nel contesto informale delle chat) scrivono "imbocca al lupo"! 😞
E se il loro fosse un ritorno consapevole al succitato verbo greco "embaine"? 😉
Ovviamente scherzo!!! 😀
Il futuro fuori dal liceo vi aspetta!
Ad maiora!
La vostra quasi ex prof
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