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Studiare per sé stessi!

Chi parla nell'articolo linkato (il termine non mi piace, ma tant'è...) sotto è Enrico Galiano, un bravissimo scrittore, oltre che collega amantissimo del proprio lavoro, a quel che leggiamo nei suoi bellissimi libri (ne sto leggendo uno in questo momento, di cui ho dirò a suo tempo...).  Io non avrei saputo dirlo meglio... O, per meglio dire, lo dico tutti giorni quando me ne capita l'occasione più o meno ricercata.  Lo dico con altre parole, ma il senso è sempre quello: ogni lavoro è nobile e quel che conta è l'etica del lavoro (lo diceva il grandissimo Esiodo), ma NON DOVREMMO MAI PRESCINDERE DALLO STUDIO. PERCHÉ? OH, BELLA! PER ESSERE LIBERI, NO?  Ma purtroppo non tutti lo vogliono sentire (perché studiare è faticare, né più né meno che andare a lavorare...), così pensano di "fare i furbi" e bypassare quella che loro reputano una noia mortale, un rimandare l'ingresso nel mondo del lavoro, un attendere di diventare indipendenti economicamente; poi - imm...

Docendo discitur

Spesso il male di vivere ho incontrato Spesso il male di vivere ho incontrato era il rivo strozzato che gorgoglia era l’incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. Chi non conosce questa famosissima e bellissima poesia di Montale? Io la adoro da sempre, e i miei studenti ti ed ex studenti lo sanno benissimo!  Bene, girando  su Facebook qualche tempo fa mi sono imbattuta in un post interessante, che mi ha fatto pensare.  Una poesia breve ed efficace ANCHE per la sua brevitas .  Una poesia prettamente montaliana proprio per la presenza del correlativo oggettivo, del cui uso Montale fu maestro pressoché unico.  Chiarissime le immagini del correlativo oggettivo della prima strofa (il r ivo strozzato che gorgoglia,   l’incartocciarsi della foglia  riarsa, il cavallo stramazzato, in ...

I 10 diritti del lettore

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𝗜 𝟭𝟬 𝗗𝗜𝗥𝗜𝗧𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗟 𝗟𝗘𝗧𝗧𝗢𝗥𝗘 𝗗𝗜 𝗗𝗔𝗡𝗜𝗘𝗟 𝗣𝗘𝗡𝗡𝗔𝗖 Conoscete i "10 diritti del lettore" redatti dal grande scrittore francese Daniel Pennac?  No? Ora ve li riporto... 1. Il diritto di non leggere 2. Il diritto di saltare le pagine 3. Il diritto di non finire il libro 4. Il diritto di rileggere 5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa 6. Il diritto al bovarismo 7. Il diritto di leggere ovunque 8. Il diritto di "spizzicare" 9. Il diritto di leggere ad alta voce 10. Il diritto di tacere Non lo trovate un decalogo magnifico?  Secondo me sì, perché è un inno alla libertà, alla libera scelta, alla libera azione, ma soprattutto al rispetto: di sé stessi, degli altri, degli scrittori che hanno scritto qualcosa per noi lettori!  E attenzione: pur essendo un decalogo non si parla affatto di un OBBLIGO di lettura! Tutt'altro! Pe r Pennac la lettura deve essere innanzitutto una “scelta”, perché tutto ciò che diventa un obbligo viene poi vissuto come...