Romics 2019

  
Cominciamo da principio: questa volta era la mia seconda volta al Romics.

Convinta ad andarci da una figlia in età di eventi di questo genere, lo scorso anno ho conosciuto il tutto, quest'anno me lo sono goduto meglio grazie all'acquisita dimestichezza!
Si tratta di un evento che si tiene alla Nuova Fiera di Roma e che attira partecipanti da ogni dove!
Ci si va per incontrarsi, per comprare, ma anche soltanto per apparire! La fanno da padroni, infatti, molto più degli stand che affollano i padiglioni dedicati, i vari cosplayer, dei patiti di personaggi di ogni genere (dal Pinocchio di Collodi ai supereroi Marvel ai più moderni personaggi di manga e anime giapponesi, delizia di molti di noi) che si presentano agghindati di tutto punto nei panni del loro eroe preferito. E si tratta di vere e proprie maschere, nel senso pirandelliano del termine: dietro di esse si nasconde una persona, una personalità, un essere umano che per una giornata vive la vita di qualcun altro, conoscendo "sotto false spoglie" altre persone come lui, ma magari con quel pizzico di sicurezza in più che solo una maschera gli può dare!
Per questo motivo, sicuramente è bello andare al Romics a comprare fumetti e dvd introvabili, magliette e felpe con stampe a tema, accessori di ogni genere (personalmente, quest'anno mi sono regalata un bellissimo portafogli di Lady Oscar!), ma è ancora più bello trovarsi un posto nelle panchine centrali del viale di accesso della Nuova Fiera di Roma e godersi l'infinita varietà di maschere che passeggiano avanti e indietro, concedendo selfie ricordo ai loro fan, cantando e ballando. Ce ne sono di ogni genere e di ogni età!
E se proprio non ci se la fa a dedicare tutte quelle ore alla preparazione del proprio costume (comprensivo di trucco e parrucco d'autore), ci si può limitare a vestirsi in modo meno quotidiano del solito e scrivere un simpatico cartellone da portare davanti a sé come "biglietto da visita": il più quotato sembra essere "Free hugs" (i più audaci aggiungono anche "Free kisses"), che garantisce loro conoscenze divertenti e abbracci più o meno sentiti.
Il tutto in mezzo a gente che mette su musica a tutto volume, gente che balla, gente che sfila, gente che mangia e soprattutto gente che si fa foto di ogni genere.
Insomma, una manciata di ore di relax psico-fisico, che ti possono regalare anche un incontro inatteso e piacevole (nel mio caso, studenti della mia scuola, alunni ed ex alunni di tanti anni fa...). 

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