Ultimo saluto a un grande professore




Grazie ad una foto, reperita su Facebook, posso conservare un'immagine del mio vecchio prof. All'epoca della mia frequenza dell'università non esistevano cellulari o smartphone di ultima generazione, quindi non era così facile avere foto ricordo di lezioni o della vita universitaria. Uniche, felici, eccezioni, le foto della seduta di laurea (da cui pare esser tratta questa foto...), scattate con una macchina fotografica portata da casa per l'occasione!
Ma andiamo al dunque: sto parlando del Prof. Riccardo Scrivano. Un grandissimo studioso di letteratura italiana, esperto di narratologia e critica letteraria, autore di pubblicazioni di ogni genere (manuali di storia della letteratura su cui ho avuto l'onore di studiare, ma soprattutto saggi critici di ogni genere).
Ho avuto la fortuna di essere sua studentessa per ben due volte, cioè per due annualità. Ricordo tutto delle lezioni seguite per i due corsi monografici. Boccaccio nel primo caso, Pirandello nel secondo. Un nuovo modo diapprocciarmi ai testi letterari, per me. Un nuovo modo di amre la lettratura italiana (e non solo). Particolare nella relazione con noi studenti, che spesso e volentieri metteva in soggezione con quei suoi "occhi di ghiaccio", geniale nell'approccio al testo, forte e volubile nei momenti di oratoria in aula. All'inizio ci guardavamo tutti perplessi, come a comunicarci sgomento nello scoprire di capire ben poco, benché stessimo seguendo un corso di letteratura italiana. Ripeto: italiana. Poi, pian piano, il buio che si dipana, la foschia che si rischiara. E finalmente ci si ritrovava ad avere la capacità (oggi si direbbe competenza) di smontare un testo letterario, analizzarlo a fondo, confrontarlo con testi di ogni genere, provenienza, collocazione cronologica.
In sostanza, sono diventata quello che sono GRAZIE a lui e a quelli come lui (ad esempio i suoi assistenti, il Prof. Manica, il Prof. Caputo, il Prof. Pierangeli): non posso quindi che ringraziarlo di ciò che mi ha dato e di come ha seminato. I frutti di quella preziosa semina sono le mie attuali lezioni ai miei studenti. Ben poca cosa rispetto alle sue, ma pur sempre improntate a quel modello. Un modello professionale che non verrà mai meno. 

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