Il sapore della libertà

Il tanto sospirato 18 maggio 2020 è finalmente arrivato. Lo aspettavamo tutti da settimane, almeno da quando si è cominciato a vociferare che probabilmente avrebbe rappresentato la fine della reclusione domestica forzata. Un giorno qualsiasi, che però ricorderemo tutti (almeno qui in Italia) come il giorno della riconquistata libertà.
Non ho dormito affatto questa notte: l'idea di POTER tornare ad uscire senza essere autorizzata a farlo mi ha destabilizzato. Mi sono quindi alzata prestissimo, senza uno scopo particolare: solo quello di ascoltare i rumori della vita che riprende. E difatti ne ho sentiti molti: cancelli che si aprono la mattina presto, motori di macchine accese ad orari ormai "insoliti", andirivieni di macchine sulla strada di casa, divenuta per mesi silenziosa e quasi surreale, chiacchiere di persone che vanno a piedi chissà dove: probabilmente al lavoro, o forse solo a fare un giro. Perché quando ti tolgono la cosa più preziosa che hai (dopo la vita, ovviamente) è bello anche uscire dalla tua "prigione" senza uno scopo, senza un perché, solo per provare il sapore dell'esperienza ormai dimenticata.
È tutto quello che fai ha un sapore diverso: persino il caffè di inizio giornata ha un gusto diverso, più gustoso, più accattivante, più saporito.
Ricorderò a lungo il dolce sapore del primo espresso della riconquistata libertà...
🥰🥰🥰🥰🥰

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