In memoria


Vi presento un angolo sacro della mia scuola. Quello che vedete è un tributo (un triste tributo...) alla memoria di un nostro ex studente, Marian, morto tragicamente qualche anno fa. L'idea di commemorarlo in questo modo e in questo luogo non è stata di noi docenti, ma dei compagni di classe e di studi di Marian, che subito dopo la tragedia  si prodigarono presso il Dirigente scolastico di allora perché fosse possibile una cosa del genere, la prima nel nostro liceo (per fortuna o per sfortuna...). 

È proprio grazie a loro che ogniqualvolta  - come oggi- passo per quel corridoio ricordo Marian, ragazzo solare, estroverso, ridanciano, adolescente a 360 gradi, appassionato della musica, del disegno e dello sport, amante della vita in tutti i sensi. Io gli insegnavo italiano e latino e, anche se non riuscivo a farlo eccellere in quest'ultima materia, ricordo ancora i suoi temi, pieni di ribellione, ma anche tanta solarità e Vita. Sarà forse vero quel triste adagio greco secondo il quale che "muoiono presto quelli che gli dèi amano"? 

Seppi solo per caso della tragedia che lo aveva colpito, da parte di due dei suoi amici, Eduard e Cristiano, che vennero a cercarmi per la scuola per dirmi come avevano deciso di ricordarlo. E ci sono riusciti! Perché i ragazzi, quando si mettono in testa di fare qualcosa, ci riescono sempre. Costi quel che costi...

Ricordo l'emozione forte di quel giorno, il battere dei chiodi sulla parete sotto i colpi di martello di uno di noi, la presenza attiva ma silenziosa, in una scuola quasi deserta, di un gruppo scelto di ex compagni di classe, le lacrime di tutti, non nascoste perché non era imbarazzante lasciarle scorrere liberamente giù per le gote. E infine il silenzio con cui andammo tutti via, scendendo le scale uno accanto all'altro, senza necessità di dire altro.

Perché sapevano che era la cosa giusta, una specie di "legge non scritta" che i ragazzi sapevano di aver onorato bene. 
Perché eravamo certi del fatto che in quel momento Marian era fiero dei suoi ex compagni e della sua scuola tutta. 
Perché sapevamo che se gli fosse capitata la fortuna di essere lui a ricordare un amico perso troppo presto avrebbe fatto esattamente la stessa cosa nello stesso modo. 

Perché la scuola- per chi non la conoscesse abbastanza- è anche questo: vivere delle tragedie e farne tesoro nel giusto modo.

Grazie, ragazzi del mio "ex 2C"...
Sono stata allora (e continuo ad essere) molto fiera di voi! ♥️

La vostra ex prof. 

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