Ricordando il senso del 25 aprile...

Alle fronde dei salici è una poesia di Salvatore Quasimodo pubblicata nel 1946 su una rivista e  successivamente inserita nella raccolta Giorno dopo giorni (1947).

«E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento».

Cime ben sanno i miei alunni ed ex alunni, adoro da sempre questa poesia. Perché è cruda ma efficace come solo una bella poesia da essere. Non potevo quindi scegliere un passo migliore per ricordare il reale motivo per cui oggi festeggiamo il 25 aprile.... 

Ora e sempre, dunque, buona Festa della Liberazione!!!

(testo, dati dalla poesia e immagine tratti da Wikipedia.org)


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