Gite scolastiche improvvisate

Le gite scolastiche (indipendentemente da quella che è la loro motivazione didattica, che c'è sempre!) hanno sempre un sapore magico e speciale, soprattutto quando è passato un bel po' di tempo dall'ultima e hai quai dimenticato quel sapore dolcissimo!
Ieri il mio Liceo ha avuto l'onore di essere invitato alla cerimonia del 2 giugno, che si teneva nel Cortile d'onore del Quirinale. Vi abbiamo trovato LO STATO: dal presidente della Repubblica Mattarella (che ha tenuto un bellissimo discorso alla Nazione di più di 20 minuti, probabilmente uno dei suoi ultimi prima della fine del suo glorioso mandato) al Presidente del Consiglio Draghi, ai presidenti di Camera e Senato, al Ministro dell'Istruzione Bianchi (che si è girato tutti, ma proprio tutti i  gruppi studenteschi lì presenti, mettendosi a loro disposizione per domande, dubbi e le doverose foto di rito), al Generale Figliuolo (nelle cui mani è depositata la salvezza del nostro Paese, per il momento, anche lui disponibilissimo a foto e selfie vari..), a vari ministri e sottosegretari (io ho riconosciuto Brunetta, Orlando e Boschi). Non possiamo negare che entrare in quel luogo istituzionale (con mise e vestiti consoni, si intende...) fa un certo effetto... All'entrata del presidente Mattarella, poi, è calato un improvviso e spontaneo silenzio di tomba: era come se l'atmosfera fosse sospesa e quasi surreale. Bellissimo il suo discorso, che in un lungo, ordinato e dettagliato excursus storico ha ricordato i 75 anni di vita della nostra repubblica, ormai una signora di una certa età, che merita rispetto e devozione. "Siamo nel momento della ricostruzione" ha detto. Come nel Secondo dopoguerra, né più né meno. Come dopo le terribili crisi mondiali del 2001 e del 2011. Ora come allora dobbiamo rimboccarci le maniche e ricordare che se ce l'abbiamo già fatta possiamo farcela di nuovo! Un bellissimo passaggio è stato dedicato alle donne, al loro impegno e alla loro poca gratificazione sociale, lavorativa ed economica. In quel momento ho guardato verso un mio gruppo di studentesse e le ho viste attente, rapite, gratificate. Perché non può non far piacere sentire i ringraziamenti di un Presidente della Repubblica all'instancabile Liliana Segre, a Nilde Iotti, alla notissima Cristoforetti (la Samantha nazionale...), ma anche a tutte quelle donne senza nome che ogni giorno cercano di mettere insieme famiglia e lavoro, cercando di conciliare luoghi e tempi. E poi sentir citare, per ultimo in ordine di tempo, il bellissimo sorriso di Luana (la povera Luana D'Orazio, l'ultima vittima di un modo di gestire il lavoro che non va, non può andare, non può più essere concepibile!) è stato un colpo al cuore... La chiusa del discorso, infine, dedicata ai nostri 200 ragazzi lì presenti: al loro futuro, al loro amore per sé stessi e per la cultura in genere. 
E vogliamo parlare della musica? Abbiamo sentito citare e suonare De Gregori ("la storia siamo noi"), Battiato, Dalla. Anche grazie ad una meravigliosa performance di Frida Bollani, una adolescente (il commento di una mia studentessa è stato un eloquentissimo "Ha la nostra età, prof! ") capace di fare mirabilia con il suo piano e la sua voce intensa e potente. 

Insomma, di meglio non potevamo sperare! Una full immersion di educazione civica sul campo. 
Alla fine, foto su foto su foto, come è naturale che sia! 

Rientro a casa entro l'orario del! "coprifuoco" , ovviamente, stanchi morti ma felici di avercela fatta! Felici perché nonostante le distanze d'obbligo, il distanziamento da protocollo anti-covid 19, i controlli rigorosi e quant'altro, abbiamo vinto noi! Siamo tornati, dopo tanto tempo, a poter fare una visita didattica allegra, chiassosa, spensierata. 
Bella. Come sempre! 

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