Apologia di Monopoly

Non è un errore di digitazione: MONOPOLY si scrive proprio con la Y finale, almeno nella più recente edizione digitale del famosissimo e nobilissimo gioco di società che tutti conosciamo!
Io ho sempre adorato quella vecchia scatola ormai lisa e rovinata, quel gioco noto, con le monete vecchio conio che ormai pochi conoscono, con le pedine dal colore sbiadito che sanno di antico. 
Però devo dire che oggi ho scoperto un nuovo mondo! Ho iniziato una partita al nuovo Monopoly per puro caso ("E se facessimo una partita a questo?"), ma alla fine ne è venuta fuori una bellissima gara, con tanto di umiliante sconfitta della sottoscritta! 
Cosa ha questa versione che si gioca con un telecomando in mano rispetto a quella con il vecchio tabellone? Intanto la grafica, poi le animazioni (notate cosa succede quando costruite un albergo, oppure quando siete costretti a mettere un'ipoteca sulle vostre proprietà e capirete...), infine le novità che rendono più gustosa la partita: ante omnia l'esistenza delle aste, poi la possibilità di uno scambio di proprietà, con tanto di aggiunta di denaro, all'occorrenza! 
Il tutto nel magico mondo Wii, con i vostri simpatici Mii che girano nella città di Monopoly mentre voi siete impegnati con il lancio di dadi, il pagamento di tasse, la costruzione sulle vostre proprietà. 
Alla fine, ho spiegato alla mia sfidante adolescente cos'è un'asta e come funziona, cos'è un'ipoteca e quando si mette, cosa significa valorizzare un patrimonio. Non mi sembra proprio poco, no? 

Insomma, in questo caso "digitale batte cartaceo 1-0"! 
E se lo dico io... 😉😉😉😉

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