La guerra nel cuore

Alle fronde dei salici

E come potevamo noi cantare/
con il piede straniero sopra il cuore,/
fra i morti abbandonati nelle piazze/
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento/
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero/
della madre che andava incontro al figlio/
crocifisso sul palo del telegrafo?/
Alle fronde dei salici, per voto,/
anche le nostre cetre erano appese,/
oscillavano lievi al triste vento.

(Salvatore Quasimodo).


Ecco, le immagini che in questi lunghissimo mese ci raggiungono via televisione, web e quant'altro mi ricordano questo tipo di orrore.

 Esatto, proprio questo.

Perché ancora non ci è bastato..

Perché i poeti che ci hanno raccontato questo strazio degli ultimi anni della tragica seconda guerra mondiale non hanno ancora poetato abbastanza...

Perché non c'è fine al male...

Bastaaaaaaaaaaa! 


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