Metti una domenica pomeriggio al teatro romano...

Un'esperienza bellissima, di quelle che ricorderemo con tutti i dettagli: il sole al tramonto, le persone sedute sulle gradinate, i cinguettii degli uccelli, le risate a crepapelle. L'idea era quella di andare a vedere una famosa tragedia euripidea, l'Andromaca. E invece siamo andati via a fine spettacolo con le mandibole che ci facevamo male per le risate ininterrotte. Esatto, perché io e i miei studenti (quei bravi e volenterosi ragazzi che hanno deciso di partecipare "sua sponte" al mio invito delle settimane precedenti, rinunciando ad una domenica pomeriggio tutta per loro... ), ci siamo dovuti ricredere. Nessuno di noi avrebbe mai pensato che i libri di letteratura mentissero, definendo Euripide "uno dei tre grandi tragediografi greci". Perché quella che abbiamo visto noi, in quel meraviglioso spettacolo naturale che è il Teatro romano di Tuscolo, all'aperto, scavato sul crinale di una collina, completamente immerso nella natura, prospiciente al percorso del sole che tramonta, era a tutti gli effetti una commedia! Altro che tragediografo! Euripide avrebbe fatto a gara con la vis comica di Aristofane! Merito, ovviamente, della compagnia teatrale, quei "Sacchi di sabbia" che finora avevo solo sentito nominare da colleghe più esperte di me. Bravissimi a trasformare una tragedia che sa di guerra, di rivolgimenti della sorte, di tragiche vicende di vita in una serie ininterrotta di gag anche salaci! I protagonisti sono più o meno quelli della tragedia euripidea, ma facevano i cabarettisti! E così il messaggio, quello che ha reso famosa questa nobile tragedia, è passato lo stesso a tutti noi spettatori. Ma non attraverso la catarsi, bensì attraverso la "leggerezza" di calviniana memoria, come ha avuto a dire una mia cara collega, che qui ringrazio delle chiacchiere finali, per me sempre preziosi spunti di riflessione, anche didattica...
Grazie alla Macroarea di Lettere dell'Università degli Studi di Roma, che ho visto rappresentata dal Prof. DETTORI, dalla Prof.ssa Cerbo e dalla Prof.ssa Pace (ma anche altri che purtroppo conoscevo meno...), che hanno reso possibile tutto ciò...
Sempre grandi, i miei ex prof!
E a seguire...carrellata di belle foto, per condividere un pochino di emozione...

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