Cronaca di un ultimo giorno di scuola

E anche questo faticoso anno scolastico 2021/2022 volge al termine (almeno nella sua parte di lezioni curricolari...). 
E con esso se ne va un altro quinquennio vissuto accanto a ragazzi in crescita, che si affidano tutti a noi nel momento più prezioso della loro vita: l'adolescenza e il momento cruciale della costruzione del sé.
E sono cresciuti, eccome se sono cresciuti! Sono diventati donne e uomini a tutti gli effetti! Nei cinque anni che abbiamo trascorso insieme (per di più nelle restrizioni causate dalla devastante pandemia, che tanti danni di ogni genere ha causato...) hanno pianto e poi hanno smesso di farlo, si sono disperati sulle loro reali potenzialità e poi hanno capito di potercela fare... 
E ora sono davanti alla porta d'uscita del loro percorso fornativo scolastico. Alcuni con le idee chiarissime ("Farò l'università, poi mi specializzerò", "Se riesco voglio andare a studiare all'estero", "Voglio fare il magistrato", "Voglio fare Lettere, prof.", "Mi occuperò dei bambini", "Voglio curare gli altri"... ), altri con l'intento di pensarci ancora e decidere poi, ad impegni realmente conclusi...  
Però nel frattempo sono diventati adulti: per la maggior parte patentati e addirittura automuniti, ti invitano alla classica cena di classe con cognizione di causa, preoccupandosi anche del fatto che nel ristorante scelto ci sia un parcheggio ("Per tutte le macchine, prof..."). 

E poi - dulcis in fundo- ti fanno sciogliere con il classico regalo di fine anno, quel pensiero simbolico (non solo, ma soprattutto!) che noi prof non dimenticheremo, neppure quando i bellissimi fiori saranno sfioriti e dopo che i numerosi preziosi scatti e minivideo amatoriali finiranno nel "buco nero" delle foto Google, che divora tutto a fine giornata, archiviando al momento giusto e  ritirando fuori al momento opportuno.  
Ma la vera chicca sono i loro occhi lucidi mentre ti riprendono e ti ascoltano leggere il loro bellissimo bigliettino con dedica strappalacrime...
Questo sono i nostri ragazzi e questo è il nostro vero privilegio: crescere con loro. Anzi, per loro! Per quello che saranno domani!!! 

Grazie, ragazzi! Vi voglio bene (e lo sapete!)... 
La vostra (quasi ex) prof. 

P. S. 
E ora... forza, dritti verso la meta: diventare "ex Amaldini"! 

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