"Compleanno" di Massimo Troisi

Oggi 19 febbraio 2023 il nostro Massimo Troisi AVREBBE compiuto 70 anni. 
Nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953, morì a Roma (per la precisione ad Ostia) il 4 giugno 1994. Presto. Troppo presto. 
Eppure - come capita solo a chi lascia in segno indelebile del suo passaggio su questa terra - ci parla ancora, ci parla sempre e lo farà per sempre.  
I suoi film hanno una delicatezza unica e un impianto didascalico mal celato sotto la veste di commedia fatta di gag. Per questo - come i miei ex studenti danno bene - li ho spesso usati come materiale didattico di approfondimento. 
Sapeva far ridere senza esagerare. Conosceva il monito oraziano "est modus in rebus". Non aveva bisogno di altro che della spontaneità e della rappresentazione della semplice e nuda quotidianità. Così faceva ridere a crepapelle, anche quando parlava di  problemi seri della vita (la fine di una storia d'amore, il ventennio fascista, la disoccupazione, i complessi comportamentali, l'esilio di un poeta politicamente troppo impegnato, il rapporto padre - figlio). 

Ma sapeva anche togliersi i vestiti di comico per indossare quelli dell'intellettuale impegnato. Serio, ma non serioso. Un po' come fece il grande Totò con la sua bellissima poesia "'A livella", una volta,  senza far uso della sua solita  ironia graffiante, usando la musica e prendendo in prestito le parole di una bella canzone, "Tarallucci e vino", scritta da Claudio Vettese, insieme ai suoi istrionici e insostituibili compagni di scena Lello Arena e Enzo Decaro (insieme formavano il comicissimo trio "La smorfia") presentò la sua Napoli. La nostra Napoli. 

"Sei bambini in un basso sporchi ed affamati
gli occhi pieni di paura,
con le mani cercavano un pezzetto di pane nei sacchetti della spazzatura.
Ho provato a dargli una fetta di mare, un raggio di sole e una canzone!
Ma il sole ed il mare da soli non bastano per poter campare…
Tarantelle, canzoni, sole e mandolino a Napoli si muore a tarallucci e vino!
Le strade crollano, il mare inquinato, case come prigioni, m’hanno licenziato!
Però in Galleria che soddisfazione, la gente è felice e parla di pallone. Però Napoli è sempre il paese del mare e perciò si capisce ci si deve arrangiare… "

Altra prova del fatto che si trattava di un grande attore, istrionico  e polivalente. Innamorato del suo mestiere tanto fa perfezionarsi di giorno in giorno, fino alla grandissima prova del suo ultimo (purtroppo...) film, "Il postino", che volle portare a termine nonostante sapesse che la sua malattia si era ormai aggravata tanto da non lasciargli più tanto da vivere... 
Un uomo sempre perfettibile, come solo una grande persona sa essere nella sua vita, breve o lunga che sia! 
Grande Massimo! 
Grazie, Massimo. 
E come dice Maria Grazia Cucinotta in un bellissimo video, che allego a fine post, "Massimo è eterno!" ♡



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