Addio, grande Michela

Grazie di tutto, Michela ♡


Anche oggi, purtroppo, mi trovo a ripetere (o riscrivere) quello che dico sempre in occasione di morti premature come questa: non si può morire a 51 anni, la vita è davvero ingiusta....
Ieri, giorno delle "stelle cadenti", se n'è andata anche  una donna che non ha mai voluto essere Star o Vip, ma ha ottenuto proprio l'effetto opposto: diventarlo suo malgrado. 

Michela Murgia, che ci ha lasciato ieri prematuramente, è stata nella sua breve vita prima un'insegnante di religione, poi tante altre figure lavorative più o meno occasionali, in seguito e fino a ieri bravissima scrittrice, grande intellettuale, fine opinionista, brava blogger (il suo blog si intitola "Il mio Sinis"), esemplare attivista e impegnata femminista, anzi una "femminista intersezionale"vale a dire una cittadina che si è battuta non solo per i diritti delle donne – e in particolare per il diritto all'aborto e in generale a quello di scelta sul proprio corpo – ma anche per combattere TUTTE le discriminazioni di genere, razza e classe sociale. Questa visione più complessa – e più completa – del femminismo è stata infatti spesso al centro del suo agire politico, del suo operato di intellettuale e delle sue scelte di vita (in primis la sua visione della Famiglia Queer, come quella che aveva costruito intorno a sé). IN SINTESI, davvero una Gran Donna. 


Ormai sapevamo tutti che sarebbe successo, probabilmente a breve, perché Michela stava male (molto male) da tempo e non si era nascosta per questo, non aveva avuto paura di chiamare il suo male con il suo nome o di farsi vedere tanto quanto prima, sfinita dalle cure ormai inutili. È stata un modello, anche in questo. Eppure la Vita non l'ha premiata per questo e la Morte se l'è portata via...  Ecco perché dico che la vita è ingiusta: un'altra grande che se ne va, che avrebbe potuto fare ancora tanto per il mondo intero, indicarci la strada, deliziarci tutti con la sua scrittura mordace e illuminante, sempre fonte di riflessione preziosa. E invece...

Per me era e resterà sempre la grande scrittrice di "Accabadora"  (uno dei suoi primi romanzi da me letti e vincitore dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello),  de "Il mondo deve sapere" (diventato film con il bellissimo "Tutta la vita davanti"), di "Istruzioni per diventare fascisti" e di "Noi siamo tempesta", ma anche di "Viaggio in Sardegna", de "L'incontro", di "Chirù" e di "Futuro interiore". Tutte opere egregie, tutte opere importanti. 
Ognuna un vero  "monumentum aere perennius", un prezioso lascito per l'eternità


Era sempre un piacere stare a sentirla: invitata nei talk-show (o simili) argomentava in modo sempre intelligente, elegante, non aveva mai bisogno di alzare il tono o di involgarire il linguaggio anche quando la polemica era più dura. Ha indicato la strada, ha insegnato modi, idee, comportamenti. 
Come una stella senza volerlo essere, ha brillato di una luce bellissima, ma troppo effimera! 

Addio, Michela, riposa in pace, se puoi. E grazie di tutto quello che ci hai dato...

Io ti ricorderò sempre per il tuo fare combattivo, per il tuo sorriso coinvolgente e per i tuoi numerosi insegnamenti di vita.

Due tra tanti, oggi circolanti sul web: 
«Non ho paura di morire. Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite. Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera. Cose che non sapevo neppure di desiderare. Ho ricordi preziosi. Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai 

«Come si fa a fare un mondo più bello? Io ci ho provato ogni giorno. Non mi sono mai rassegnata a pensare che non mi spettasse la felicità. Quando mi dicevano: “Tu che cosa vuoi fare nella vita?”, rispondevo: "Non lo so, ma voglio essere felice". Questo mi ha permesso di fare dieci lavori e di non smettere mai di essere felice.» 

Grazie, Michela; grazie davvero di tutto... 

Commenti

I più cliccati!

In ricordo di Piero

AppassionataMente