Elogio (fattivo) del Classico

Un'altra giornata qualunque. In attesa di entrare in classe tornavo verso la sala professori dal nostro prezioso punto ristoro, in cui avevo appena degustato in ottima compagnia un caffè buonissimo (a proposito: hanno appena cambiato miscela e il risultato è qualcosa di superbo: un caffè non solo buonissimo  ma tanto profumato che sembra macinato al momento...). Davanti alla sala prof intravedo due ragazze, che da lontano ovviamente non identifico. Mi avvicino e le riconosco: sono due ex studentesse del quinto classico dello scorso anno, due "mature" e neostudentesse universitarie  (le famose  "matricole"). 
Una era vestita in modo casual, quello per lei solito; l'altra aveva un leggero tocco di formalità (ma senza esagerare). Scopro che in mattinata è impegnata con esame all'università (c.v.d.). Però ha trovato il tempo e la voglia di fare un salto alla sua "vecchia scuola" insieme alla sua "vecchia" compagna di classe. Per un graditissimo abbraccio a noi ex prof. Per uno scambio di battute "da ex". Tutte cose belle, fatte di scambio di sguardi, di grasse risate, di caldi e preziosi abbracci. E di foto ricordo (perché no? Se me lo ricordano gli altri sono sempre disponibile!). 

Le riflessioni migliori? Quelle sul "bilancio" degli studi superiori, sul bagaglio di conoscenze e soprattutto competenze che il Classico ti lascia. "NON C'È NIENTE DA FARE, PROF:  SO CHE PUÒ SEMBRARE SUPERBIA, MA ABBIAMO PROPRIO UNA MARCIA IN PIÙ! I nostri compagni di università che vengono ad esempio dal tecnico ad un certo punto si fermano, non ce la fanno più, abbandonano, si arrendono. E ci chiedono come facciamo a studiare tanto... E a passare esami impossibili". 
Ovviamente il lettore medio starà pensando che le suddette studentesse siano iscritte a facoltà umanistiche (lettere, magari lettere classiche, storia dell'arte aut similia) e si starà dicendo: "Bella forza! Vi piace vincere facile!". 
Sta proprio qui il punto: nessuna delle due ha seguito (purtroppo) le mie materie di insegnamento. Una (bravissima nelle lingue classiche e in tutto in generale) ha scelto Economia e ormai padroneggia le materie del settore, l'altra (brava nelle materie di indirizzo ma anche in tutto in generale) ha preso Ingegneria e vive ormai a suo agio tra la matematica, la Geometria ac similia.
RENDO L'IDEA? SONO CERTA DI SÌ. 
La mia battuta (schietta) è stata: "Perché la gente ancora non ha capito quali carte in mano mette l'iscrizione al Classico. Altrimenti non saremmo al 5,8% del totale degli iscritti! Che dire? MI DISPIACE per loro... Anzi, no: sono contenta di questo "essere in pochi"! Pochi ma buoni!  😉).
POI SALUTO CALOROSO E FOTO, che terrò tra i ricordi più preziosi... 

Grazie della visita, ragazze! Vi aspetto ancora. Vi aspetto sempre! 
Ad maiora! 

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