"È la somma che fa il totale!"

Bellissima esperienza didattica "fuori aula" stamattina con una mia classe. 

Siamo andati al Teatro Belli di Antonio Salines (piazza di S. Apollonia 11, Roma) a vedere una rinomata commedia plautina: l'Anfitrione, per la regia di Cristiano Roccamo e con Fabio Facchini, Mirko Iurlaro, Maria Lombardo, Fabrizio Pagliaretta. 

Classificata da tutti i manuali di letteratura latina come "commedia del servo" o "commedia degli equivoci" o anche come "commedia dei simillimi", in realtà è molto di più!
La trama è più o meno nota a tutti gli amanti della commedia romana o di Plauto in particolare e gira intorno ai due personaggi di Anfitrione e Sosia (guarda caso due delle antonomasie più usate nella lingua italiana...).
Quello che fa la differenza è la bravura recitativa, ovviamente! 
E i nostri attori, dei professionisti della Compagnia del Teatro europeo plautino,  ci hanno regalato un'ora e mezza di sane e grasse risate. 
Scene su scene basate sul nonsense, sull'allusione, sullo scambio di personaggi, sull'inverosimile. Alla fine noi spettatori, magistralmente coinvolti dagli attori con la tecnica del metateatro (ovvero lo "sfondamento della quarta parete"), interagivamo con loro e addirittura anticipavamo le battute del copione (una per tutte: "Mistero! Magia!"). 
Così Plauto nel II secolo a.C. faceva ridere i suoi spettatori. Così oggi le sue commedie fanno ridere noi spettatori del 2024. Perché non esiste cesura temporale se si tratta di arte! Il teatro è "utopico" e "ucronico" per eccellenza! 
A fine spettacolo, colloquio con i bravissimi attori, che hanno risposto a tutte le nostre curiosità, e preziosissimo firmacopie del libretto-fumetto della sceneggiatura!
Lo terrò tra i miei preziosi cimeli! 

Qui trovate, se volete, alcune notizie sulla bravissima compagnia: TEP 

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