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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

Dolci incontri casuali

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Ieri sera ero in giro con cari amici di vecchia data. Location: Frascati, ovviamente!  Un buon gelato in una gelateria doc, km di passeggiata in luoghi belli e pieni di gente, riflessioni sulla vita (da bravi boomer), sane risate in quantità ( multis cum cachinnis, avrebbe detto il mio amato Catullo), saluti e immancabile promessa di rivedersi a breve.  Eravamo alle prese con le ultime chiacchiere prima di rientrare nelle nostre macchine al parcheggio, quando mi sento chiamare: "Prof, buonasera!". La voce mi era familiare. Mi giro e mi ritrovo davanti una mia cara ex studentessa (che qui chiameremo semplicemente Michela), che evidentemente mi aveva riconosciuto di spalle...  Un abbraccio, di quelli calorosi e veri, di quelli che sanno di un piccolo tratto di strada condiviso, qualche affettuoso scambio di battute e un nuovo saluto.  Lei riprende la sua strada (per una curiosa coincidenza del destino stava raggiungendo proprio gli altri compagni della

Réunion d'adozione!

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L'idea di réunion mi è sempre piaciuta. Onore al bravissimo Carlo Verdone per aver portato l'idea sul grande schermo con l'agroamaro "Compagni di scuola", che ogni tanto mi capita di rivedere sempre con la freschezza della prima visione (a dimostrazione del fatto che si tratta di un capolavoro del cinema!). Stavolta la réunion a cui ho partecipato è stata una "riunione di ex studenti" a cui aderivo per adozione: il "mio" liceo, nel quale lavoro da quasi vent'anni, è stato teatro della prima réunion di ex amaldini, ovvero TUTTI (ma proprio tutti) gli studenti che hanno preso il diploma nel Liceo Edoardo Amaldi dal lontano 1993 (esatto: il primo ciclo fu quello dei frequentanti nel quinquennio 1989-1993) al 2023.  Tanti anni, tantissimi studenti, un'infinità di vite. VITE che si sono formate tra i banchi di scuola di in liceo di periferia e si sono perfezionate fuori da quel luogo odiato-amato.  Abbiamo avuto centi

"Essere originali è una cosa meravigliosa"

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Mettete un giorno di fine anno scolastico, in cui nessuno ce la fa più. I ragazzi non sono più lucidi: il lungo calendario scolatico si fa sentire tutto insieme sul groppone togliendo le forze fisiche e la lucidità, sicché le cosiddette "interrogazioni di recupero" si trasformano in vere e proprie Caporetto.  Noi docenti siamo allo stremo delle forze, presi tra richieste di recupero ad ogni piè sospinto, esiti insoddisfacenti e spesso deludenti, temperature che si innalzano all'improvviso trasformando le aule in veri e propri forni, adempimenti finali a non finire che ci aspettano minacciosi sul desktop dei nostri PC, rendicontazioni e compilazione di ogni genere che ci fanno dire: "Ah, però! Quante cose ho fatto!" oppure: "Ma dove ho trovato la forza e il tempo di fare tutte queste attività?". Allora per fortuna c'è il teatro!  Il teatro che ti regala un paio di ore (o poco meno) di relax mentale, di sacro pathos e di redimente catarsi. Il teatro