Addio, caro Paolo

«Ὃν οἱ θεοὶ φιλοῦσιν, ἀποθνὴσκει νέος» (Menandro)
"Muore giovane chi è caro agli dèi", disse Menandro secoli e secoli or sono, non immaginando sicuramente quante volte il suo detto sarebbe stato usato da noi poveri mortali in cerca di consolazione...
Davvero una magra consolazione, se pensiamo che stiamo parlando di una persona troppo giovane per andarsene. Troppo bella per non aver diritto ad invecchiare su questo angolo di mondo. Troppo meritevole per non avere diritto ad uscire vincitore da una lotta impari contro una maledetta malattia.
Letteralmente bello come il Sole. Nel senso pieno dell'espressione, non solo in quello banalmente estetico.  
Amato e idolatrato dai suoi studenti, ai quali ogni giorno, mentre distribuiva plenis manibus conoscenze preziose e motivanti, dimostrava dedizione completa, empatia sincera, affetto vero. 
Sicché oggi siamo in tantissimi a piangerlo e a cercare un perché...

Ecco: questo è uno dei momenti in cui voglio credere fermamente che ci sia un Cielo ad accogliere quelli come lui. Perché Paolo "Dio se lo merita", come ha ben detto una cara amica e collega che come me ha avuto la fortuna di conoscerlo come persona, come amico, come collega. E che oggi, come me, lo ricorda con le lacrime agli occhi.

Addio per sempre, caro Paolo. 
Che la terra ti sia veramente lieve, visto che la Vita non lo è stata affatto...
Guardaci, di Lassù, con il tuo sorriso dolce e contagioso... ♡

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